06-01-2021 - Salve a tutti e buona epifania. Editoriale di aggiornamento in merito a quanto sta accadendo nelle nostre regioni e, soprattutto, in merito a quanto potrebbe accadere tra Domenica e Lunedì, con un passaggio perturbato a carattere freddo, veloce ma incisivo, una vera burrasca invernale.
Ecco intanto la situazione attuale, con il primo peggioramento che sta finendo di interessare le nostre regioni e che ha causato in nottata nevicate a quote molto basse tra Emilia, Veneto e Friuli, con fiocchi anche in pianura, in particolare lungo le coste venete.
fig.1
Dall’animazione di distingue molto bene il sistema perturbato in azione nelle regioni italiane e un altro centro di bassa pressione in alto a sinistra molto vasto e approfondito collegato direttamente al lobo canadese del VP.
In tale contesto, come annunciato da giorni, le regioni italiane sono ormai entrate all’interno di un veloce flusso perturbato atlantico a direttrice nord ovest – sud est, in cui sorgente del treno perturbato è situata nello specchio di mare tra Labrador e Terranova, con le gelide correnti artiche che trovano le calde acque atlantiche pronte a reagire con la creazione, appunto, dei fronti nuvolosi. In funzione poi di piccole variazioni di traiettoria e ondulazioni del getto polare, le singole perturbazioni vanno a colpire in maniera più o meno intensa il Mediterraneo centrale.
Ecco quindi che, già Sabato mattina, un nuovo sistema perturbato colpirà soprattutto le estreme regioni meridionali, saltando nel complesso il resto della penisola a causa di una direttrice troppo “alta” del flusso portante stesso.
fig.2
Ma quello che a noi interessa maggiormente sarà quindi il successivo impulso perturbato già visibile nell’ansa del getto in alto a sinistra, che è visto giungere nelle nostre regioni Domenica mattina a iniziare da nord.
Ecco il nucleo gelido in quota giungere nelle regioni settentrionali nella giornata di Domenica, accompagnato da una veloce ma intensa perturbazione atlantica.
fig.3
In quota il nucleo gelido è ben visibile e a nord delle Alpi, nelle ore centrali della Domenica presenta valori di -34 C a 500 hPa (5500 m)
fig.4
Tutto il freddo in quota tenderà letteralmente a “tracimare” verso il Mediterraneo scavalcando la barriera alpina entro la serata di Domenica.
fig.5
Ecco quindi, che il nuovo sistema frontale, con il minimo depressionario associato a tutte le quote, lo ritroviamo collocato sull’Italia, in concomitanza con un a vistosa ondulazione del getto, come evidenziato dal movimento delle frecce.
I fenomeni non dovrebbero mancare quindi e, entro la mattinata di Lunedì, nevicate a quote molto basse potrebbero interessare vasti settori delle regioni centrali, come evidenziato dalla carta aggiornata con le neve al suolo prevista per le ore centrali di lunedì.
fig.6
Sarà una vera e propria “burrasca domenicale” di stampo prettamente invernale, accompagnata da venti forti da grecale dopo il passaggio del minimo su tutte le regioni adriatiche.
Ecco il dettaglio per le regioni centrali.
fig.7
Insomma, sebbene per ora sarà una parentesi, l’inverno lo vedremo nel week-end a a seguire giungeranno nuove occasioni.
Ciao ciao