27-01-2015 - Salve a tutti; rapido aggiornamento pomeridiano finalizzato a focalizzare le dinamiche della fase del peggioramento in arrivo tra giovedì e domenica, di stampo prettamente artico marittimo. Ben 4 perturbazioni attraverseranno i cieli delle regioni italiane, una al giorno in sostanza, a cui va aggiunta quella che sta scavalcando l’arco alpino diretta verso l’Adriatico e al sud (per totale di 5 da ora), che genererà nevicate anche a bassa quota nella giornata di domani nelle regioni menzionate. Intanto, il lobo del Vortice Polare si è già messo in moto, ecco la splendida immagine ad infrarossi che illustra il quadro generale nella nostra porzione di emisfero (fig.1).
fig.1
In fig.1 si vede bene la perturbazione attualmente in transito nelle nostre regioni e, soprattutto, quella che colpirà giovedì il versante tirrenico, seguita dall’imponente struttura del lobo in split del Vortice Polare. Ad ogni modo, la prima perturbazione della serie Artica (n.2 complessiva) giungerà giovedì 29, come avamposto della struttura depressionaria (fig.2).
fig.2
Nel frattempo, il lobo in split inizierà a sfornare impulsi perturbati diretti verso il Mediterraneo dalla Francia, tre forti perturbazioni transiteranno a partire da venerdì sull’Italia, ecco quella di venerdì (n.3).
fig.3
Ecco quella di sabato (n.4), tutte con geopotenziali bassissimi in quota e minimi al suolo anche <980 hPa (fig.3).
fig.3
Ecco, infine, quella di domenica, la più fredda di questa prima serie (n.5).
fig.5
Alle perturbazioni n.3,4,5 saranno associate fasi di maltempo anche intenso, specialmente nelle regioni tirreniche, con rovesci diffusi e intensi, grandinate e venti forti occidentali. In merito alle temperature, sebbene le regioni italiane, specialmente quelle centromeridionali, saranno soggette a una sorta di doccia “scozzese”, con temporanei aumenti prima dell’arrivo delle perturbazioni, seguiti da repentine diminuzioni, nel complesso i valori tenderanno a scendere gradualmente, con quota neve che, nella giornata di domenica, potrebbe raggiungere il piano in Emilia Romagna, dove potrebbe nevicare a Bologna, anche con un certo accumulo.
Nelle fig.6,7,8 è stata sintetizzata la quota neve per i tre peggioramenti principali (n.3,4,5). Come si vede, la possibilità di neve a quote molto basse o pianura tra Toscana ed Emilia è concreta.
Il peggioramento non si arresterà con la fase descritta, sebbene gli ultimi aggiornamenti vedano un ingerenza del lobo canadese in Atlantico, con traslazione della saccatura artica verso est. Nei prossimi editoriali verrà fatto il punto in merito alle nuove elaborazioni per il lungo termine.
Ciao ciao