11-10-2015 - Salve a tutti; appuntamento quotidiano con l’aggiornamento modelli, anche nella giornata festiva, in virtù di un evoluzione per il mese di Ottobre che si propone sempre più avvincente, davvero la migliore degli ultimi anni si potrebbe dire…….
Nell’editoriale di ieri era stata descritta la spettacolare evoluzione, fredda e instabile, proposta dal modello americano per la terza decade di Ottobre. Sebbene molti indicatori del comportamento a scala emisferica evidenzino come un’evoluzione perturbata per la seconda metà di Ottobre sia possibile nel bacino del Mediterraneo, l’emissione menzionata precedente era stata accolta con giustificato scetticismo da alcuni meteo appassionati. Ebbene, dopo 24 h, lo stesso modello ne ripropone un’altra ancora più fredda della precedente, con carte da vero inverno anticipato nella penisola italiana.
Andiamo per gradi, nei prossimi giorni un nucleo freddo in quota, generato da “spifferi” freddi di natura sia continentale, sia atlantica, si addosserà sempre più deciso lungo la barriera alpina, entrando nel Mediterraneo intorno metà mese (fig.1).
fig.1
Dalla fig.1 appare chiaro come, dopo la metà mese, una nuova ondata di maltempo dovrebbe interessare tutto il centronord, con piogge e temporali diffusi e, questa volta, anche nevicate estese nell’arco alpino a quote medie (800-1000 m).
Questo peggioramento potrebbe rappresentare solo l’antipasto però, non tanto in termini precipitativi, quanto come temperature al suolo nella penisola italiana. In Atlantico, infatti, è sempre evidente la figura di blocco dell’anticiclone delle Azzorre, in perenne spinta a sud dell’Islanda. La spina nel fianco rappresentata dal promontorio azzorriano, coadiuvata da quella aleutinica, condurrebbe quindi, a inizio terza decade, a un generale indebolimento della struttura del Vortice Polare, con una divisione asimmetrica dei lobi gelidi siberiano e canadese, con quest’ultimo nettamente minoritario (fig.3).
fig.3
Con tali premesse, la spinta verso l’area groenlandese sarebbe fortemente favorita (scarsa opposizione del lobo canadese) e l’evoluzione seguente non può che essere assolutamente spettacolare, con una colata artica continentale, massiccia, in pieno Mediterraneo, con la nostra penisola sulla traiettoria dei nuclei gelidi artici nela terza decade (fig.4).
fig.4
Questa volta l’evoluzione prospettata è ai limiti dell’eccezionalità, con termiche assurde per la fine di Ottobre, la -5° C a 850 hPa (1500 m) che invade tutto il centronord e la 0° C tutta l’Italia (fig.5).
fig.5
Pur considerando il run attuale del modello americano estremo (ma gli spaghetti sono tutti molto freddi), occorre sottolineare come il modello europeo, che restituisce solo fino alle 240 h di previsione, veda un’evoluzione ancora più radicale, con bilobazione completa del Vortice Polare e potenziale split nel comparto europeo (fig.6).
fig.6
Si tratta quindi manovre a larga scala, che partono da lontano, addirittura dal Pacifico, che fornisce un suo contributo con la presenza del NINO strong (fig.7).
fig.7
Ovvero, la presenza di un cavo d’onda del jet stream nell’area aleutinica, tipica di annate con NINO strong (fonte NOAA), innescherebbe un treno d’onda di grande ampiezza (emisferica) con finale consistente in una rimonta altopressoria in Atlantico (blocco azzorriano) e saccature artiche nell’Europa centrorientale, Mediterraneo compreso.
Non si tratta più ormai di ipotesi, siamo nel campo della realtà, lo dimostra l’attuale distribuzione dello snow cover nell’emisfero boreale (fig.8).
fig.8
La copertura nevosa nel complesso è infatti buona quest’anno, ma soprattutto ricalca, con le anomalie (positive e negative), quanto esposto finora, con una decisa anomalia positiva nell’est europeo (al gelo ora) e nel Labrador, in corrispondenza dei cavi d’onda, mentre l’estremo oriente siberiano e l’Alaska, soggetti a rimonte altopressorie frequenti, sono in anomalia negativa (fig.9).
fig.9
Evoluzione quanto mai interessante in questo mese di Ottobre quindi, da non perdere nemmeno una puntata degli aggiornamenti……..
Ciao ciao