30-11-2014 - Salve a tutti; tardivo ma inderogabile appuntamento con il lungo termine, sebbene non vi siano novità particolarmente confortanti dai modelli odierni. Iniziamo subito con un rapido sguardo a tutte le carte di previsione dei modelli.
Dicevamo che nel breve appare abbastanza svanita, per i prossimi giorni, la possibile alimentazione fredda della cellula depressionaria ora in azione nel Mediterraneo; l’unico modello che ancora ipotizza la presenza di una marcata ondulazione del getto polare nel Mediterraneo già alle 144 h e il canadese GEM.
Tale visione, proposta da GEM da giorni per il periodo 6-7 Dicembre, appare alquanto isolata, se dovesse avverarsi sarebbe una bella vittoria per tale modello; improbabile al momento.
Di contro il modello americano GFS oggi ipotizza un Vortice Polare piuttosto chiuso e compatto, con scarse possibilità di avvezione fredde a latitudini mediterranee per molti giorni. Zonalità da manuale alle 240 h (10 Dicembre), con anticiclone delle Azzorre che invade il Mediterraneo come nelle classiche estati temperate.
Emissione molto brutta per i freddofili; ci sono comunque delle vie d’uscita a tale previsione rappresentate dall’analoga emissione del modello europeo ECMWF (sempre run 12 UTC), che viceversa vede l’affondo di un’intensa saccatura nordatlantica per lo stesso periodo (10 Dicembre), con Azzorre in ritirata e maltempo con nevicate a quote medio-basse su Alpi e Appennino centrale.
Gli “spaghetti” (ved. link) per il nord, città di Verona, evidenziano come l’emissione ufficiale sia fuori dal coro per il periodo dell’Immacolata, con molti cluster freddi nel complesso, potrebbe cambiare nelle prossime uscite la previsione.
Un’ondulazione più marcata in seno al getto polare nel Mediterraneo è in ogni caso ipotizzata dal modello americano per le metà di Dicembre, ma sempre con ingerenza azzorriana e Vortice Polare compatto. Nel complesso, secondo l’americano GFS niente di particolare all’orizzonte nelle prossime due settimane, stando alle emissioni odierne, visione probabilmente estremista.
In conclusione, i modelli indicano ancora come non altamente probabile la genesi di una approfondita saccatura a latitudini Mediterranee nel prossimo periodo.
Allo stesso tempo, è opinione dello scrivente che, valutando l’emissioni dei giorni scorsi, tenendo conto del comportamento del Vortice Polare ipotizzato per l’inverno da indici come SAI, OPI, outlook IZE ecc., il Vortice Polare stesso non possa reggere una struttura così compatta per molto tempo e vi sono fondate probabilità che nei prossimi giorni (entro 48-72 h), la linea previsionale dei principali modelli possa subire sostanziali modifiche.
Ciao ciao