21-08-2016 - Salve a tutti e ben ritrovati, dopo un breve periodo di ferie. Eccoci dunque di nuovo insieme per fare un po’ di chiarezza in merito a quella che potrebbe essere l’evoluzione meteorologica conclusiva del mese di Agosto e, in sostanza, della fine dell’estate. Nel corso dei prossimi giorni cercheremo di approfondire di diversi argomenti, nel frattempo iniziamo a inquadrare quanto sta accadendo.
Iniziamo quindi dall’attualità; tipica giornata estiva mediterranea oggi, con temperature nel complesso nella norma e con instabilità nel triveneto in successivo transito su Romagna e alto Adriatico (fig.1).
fig.1
Le temperature, a metà pomeriggio, risultavano quasi sempre comprese intorno i 28-30° nelle principali città italiane, con qualche eccezione in entrambi i sensi (fig.2).
Insomma, una classica giornata estiva azzorriana in atto nel Mediterraneo centrale.
Il quadro descritto tenderà però a mutare nei prossimi giorni, quando i contrasti termici tra i diversi settori dell’Europa centro occidentale si accentueranno, con arrivo del caldo più intenso a ovest e dell’instabilità e fresco a est.
Cosa succederà quindi??
La fig.2 può aiutare a capire l’evoluzione del tempo a scala europea per buona parte della settimana entrate (fig.3).
fig.3
In sostanza, sulla base di quanto illustrato in fig.2, le fasi salienti delle dinamiche evolutive del tempo nei prossimi giorni potranno essere così riassunte:
1) L’impulso perturbat0 ora in transito sul nordest si distaccherà gradualmente dal flusso principale atlantico (cut off) generando un goccia fredda, con annesso vortice depressionario a tutte le quote, in scivolamento verso le regioni ioniche entro la mattinata di mercoledì (fig.4).
fig.4
La dinamica descritta genererà forte instabilità nelle regioni del medio-basso Adriatico e al sud tra martedì e mercoledì, con temporali anche di forte intensità tra Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, soprattutto al pomeriggio.
2) Il vortice sarà alimentato da aria fredda proveniente dai Balcani e, pertanto, nei primi giorni della settimana entrante le temperature diminuiranno su tutto il centrosud, anche nelle regioni tirreniche, in barba a molte previsioni che danno per scontata una successione di giornate calde ininterrotte fino alla fine del mese (fig.5).
fig.5
3) In contemporanea con le fasi descritte, nel Mediterraneo occidentale, un promontorio altopressorio presente a tutte le quote si farà strada dalle coste nordafricane verso la Francia e, a seguire, la Germania, comprendendo quindi anche le regioni nordoccidentali italiane e parte delle tirreniche, Toscana in primis, ma anche Lazio e Sardegna (fig.6).
fig.6
La fig.5 è molto istruttiva in merito e chiarisce molto bene come le “radici” del caldo siano individuabili in base alla distribuzione dei geopotenziali nella media troposfera (5500 m).
In sostanza, procedendo da nordovest verso sudest il caldo sarà sempre meno avvertito (geopotenziali che diminuiscono nella direzione della freccia). Con il procedere dei giorni quindi, in particolare a partire da mercoledì e fino al termine della settimana, le regioni del nord, in particolare il nordovest, la Toscana, la Sardegna e Lazio (soprattutto viterbese) sperimenteranno temperature sopra le medie del periodo, con valori fino a 33-35° C nelle aree interne della Toscana, in Emilia e settori interni della Sardegna. Si consiglia di non considerare rilevazioni “fatte in casa” ma di guardare i dati ufficiali, altrimenti i 40° C annunciati frettolosamente e in malafede dal alcuni siti (anche oggi) spunteranno macinando i soliti record inaffidabili.
Evoluzione diametralmente opposta, come accennato, nelle regioni centrali adriatiche e su tutto il sud, dove le temperature potranno andare frequentemente sottomedia, con massime raramente superiori ai 30° C, anche molto al di sotto nelle aree interessate dal maltempo (fig.7).
fig.7
Dalla fig.7 si evince, inoltre, come le anomalie termiche del periodo riguarderanno soprattutto le regioni oltralpe, almeno inizialmente, sebbene il caldo verrà avvertito distintamente anche nelle nostre regioni occidentali.
Fino a quando durerà l’evoluzione descritta??
I modelli sono ancora incerti, ovviamente, sui dettagli ma, in ogni caso, sembra essere confermata, soprattutto per il nord, una netta inversione di tendenza a partire dal 28-29 Agosto (settimo break), quando addirittura una saccatura nordatlantica potrebbe iniziare a fare il suo ingresso nel Mediterraneo, ponendo davvero fine, in tal caso, alla stagione estiva propriamente definita entro i primi di Settembre, in perfetto orario per il cambio autunnale (fig.8).
fig.8
Su tale evoluzione ci sono ovviamente molte incertezze, ma già da ora è possibile definire quali elementi porre in attenzione, a scala emisferica, per capire se arriverà subito una brusca rottura stagionale o se l’estate si stempererà gradualmente in Settembre (fig.9).
fig.9
Dalla fig.7 si evince come il VP, già distinto nei due lobi Canadese e Siberiano a inizio Settembre, sia di fronte a un bivio: affondare diretto verso l’Europa o dirottare un parte, più o meno maggioritaria del freddo verso l’Atlantico occidentale, come già visto nell’inverno scorso (fase EA+). Per adesso la prima ipotesi viene riproposta spesso e ha consentito l’arrivo di impulsi perturbati intermittenti nel Mediterraneo (break estivi). Se non dovesse verificarsi, avremmo nuove rimonte calde nel Mediterraneo, vedremo gli aggiornamenti.
Ciao ciao