12-06-2017 - Salve a tutti, aggiornamenti ormai giornalieri per commentare le fasi di un inizio estate quanto mai deciso e, secondo le ultime proiezioni, passibile anche di sostanziali cambiamenti nella seconda parte del mese.
Ecco intanto la grande cupola anticiclonica, ben visibile dal moto delle nubi nell’Europa occidentale che, come da previsione, si sta “coricando” su un fianco, uniformandogli effetti del caldo su tutta la penisola e il Mediterraneo centrale (fig.1).
fig.1
Gli effetti di tale dinamica atmosferica si sono fatti sentire chiaramente oggi, con le città dell’Andalusia, in Spagna, che hanno ormai raggiunto i 40° C e quelle dell’Italia centro settentrionale che hanno raggiunto i 35° C, tra Emilia e Toscana, come da previsione.
Nei prossimi giorni tali valori potranno essere ritoccati al rialzo di altri 2-3° C in maniera omogenea nelle aree descritte e, fino a venerdì, l’ondata di caldo continuerà a essere intensa e persistente.
Ma proprio nelle emissioni odierne i modelli vanno ad avvalorare le ipotesi più volte mostrate in questa sede riguardo la fine del periodo caldo e all’arrivo di una fase instabile e più fresca nelle regioni italiane.
Davvero decisa l’emissione serale del modello europeo, che mostra il transito di un intenso nucleo perturbato di provenienza atlantica a iniziare da Sabato 17, con acme del peggioramento nella giornata di Domenica 18 in Adriatico (fig.2).
fig.2
Secondo l’emissione del modello europeo, finora abbastanza cauto, un vero e proprio nucleo freddo dovrebbe transitare in Adriatico nella giornata festiva, capace di innescare temporali anche violenti in virtù del contrasto con la preesistente massa caldo umida (lo diventerà quella attuale) presente nel Mediterraneo (fig.3).
fig.3
Lo stesso modello europeo vede comunque un graduale ripritsino delle condizioni anticicloniche di partenza dopo il passaggio perturbato ma, in realtà, le cose potrebbero andare diversamente.
Da più giorni infatti, il modello americano indica come la rottura al caldo del week-end possa essere solo il preludio di un più deciso cambio di circolazione nel comparto europeo in cui, da un’ampia struttura anticiclonica si potrebbe passare alla presenza di un intensa saccatura di alimentazione addirittura artica in pochi giorni.
Ecco una carta per la terza decade in cui a una risalita dell’anticiclone delle Azzorre in Atlantico si contrappone una rapida e corposa discesa fredda dalla Scandinavia, diretta verso l’arco alpino (fig.4).
fig.4
La modifica negli assetti barici lungo il nostro meridiano potrebbe assumere carattere di stazionarietà poi, con isolamento di un intenso nucleo freddo a nord delle Alpi e impulsi perturbati che potrebbero prendere la via del Mediterraneo nell’ultima parte del mese (fig.5).
fig.5
Insomma, dalla presenza di un promontorio altopressorio nel Mediterraneo e un cavo d’onda in Atlantico si potrebbe passare, in pochi giorni, alla configurazione opposta, con una robusta spinta anticiclonica verso nord in Atlantico e un cavo d’onda stazionario nelle regioni europee e mediterranee (fig.6).
fig.6
Da non perdere i successivi aggiornamenti
Ciao ciao