17-01-2015 - Salve a tutti; aggiornamento serale tardivo in virtù di impregni professionali pressanti, ma sempre si spera esauriente. Iniziamo con un flash riguardante il presente, da cui si evince come la fase di maltempo più acuta al sud si stia verificando ora, tra Calabria e Sicilia, dopo che in giornata i temporali erano rimasti confinati nel siracusano e ragusano. Nubi temporalesche vanno ora a impattare nel reggino, messinese e catanese ionici, fenomeni intensi nelle prossime ore nelle località affacciate sul mar Ionio (fig.1)
fig.1
La depressione ora presente nelle estreme regioni meridionali sprofonderà lentamente nell’entroterra sahariano, ma non scomparirà del tutto, al punto che, nel week-end, fungerà da richiamo per una nuova saccatura proveniente dal nordatlantico che instabilizzerà nuovamente l’atmosfera dei cieli italiani. Tregua stabile piuttosto labile e breve quindi nelle regioni italiane (fig.2).
fig.2
La fig.2 mostra come, in tutte le situazioni previste, il nucleo del Vortice Polare si mantenga compatto e non consenta peggioramenti più intensi e duraturi nel Mediterraneo. Ad ogni modo, anche grazie alla spinta aleutinica dal lato opposto dell’emisfero, sulla strada tracciata dalla prima perturbazione un secondo impulso raggiungerà il Mediterraneo dopo pochi giorni, con un nuovo peggioramento, piuttosto intenso ma abbastanza veloce (fig.3).
fig.3
Insomma, ci potrebbe attendere una fase di variabilità perturbata nordatlantica, con impulsi rapidi e talvolta intensi ma mai duraturi fino a fine mese. Successivamente, occorrerà verificare se la forza del VPT prevarrà su tutto, inibendo qualsiasi ondulazione planetaria, o se prenderà corpo una defomrmazione più decisa del VPT, con saccatura artica a seguire. Gli aggiornamenti non sono buoni, proprio oggi il grafico del NAM (north anular mode) ha raggiunto, in data 14 Febbraio il valore soglia di +1,5 (fig.4), indicativo di una possibile ulteriore chiusura di tutta la struttura nel prossimo periodo e, quindi, del definitivo termine della stagione invernale (con l’arrivo della primavera occorrerà comunque fare i conti con il Final Warming in stratosfera).
fig.4
Tutto ciò non è però ancora definito al momento, il valore soglia di +1,5, analogamente a quello di -3 è solo indicativo, deve superato decisamente e a lungo affinchè ci sia elevata probabilità di avere un irrobustimento della struttura del VPT-VPS. Il modello americano sembrerebbe avvalorare tale ipotesi però, evidenziando un VPT molto chiuso anche nel lungo termine, ai primi di Marzo (fig.5)
fig.5
Notizie non positive quindi per gli amanti del freddo e della neve; tuttavia, è sempre opinione di questo sito che un’ondulazione di maggiori dimensioni possa prendere corpo entro la fine del mese, in seno alla progressiva amplificazione delle ondulazioni già previste nel prossimo week-end. Verificheremo tali ipotesi nei prossimi aggiornamenti, a presto.
Ciao ciao