05-11-2014, ore 18:00 – Salve a tutti, le ultime 24 h nel territorio italiano sono state davvero movimentate dal punto di vista meteorologico; da nord a sud giungono testimonianze allarmanti, video e foto, di quanto accaduto. Particolarmente colpiti i settori costieri della penisola, come spesso accade in autunno, con le acque del Mediterraneo ancora molto calde, capaci di sfornare “mostri” temporaleschi. Tutto ciò è accaduto ai due estremi del territorio Italiano, rispettivamente a Carrara e Catania, colpite da nubifragi particolarmente violenti tra stanotte e questa mattina.
Particolarmente violento il temporale che ha colpito le coste ioniche della Sicilia, con unfenomeno di tipo V-SHAPE autorigenerante, ormai molto noto al pubblico dopo gli episodi di Genova, che interessato le province di Catania, Messina e Reggio Calabria per molte ore e che ha generato un vero e proprio Tornado nell’area di Ognina, nella periferia dell’abitato di Catania. Ecco l’incredibile video girato da un amatore.
I danni sono stati molto ingenti, con tetti scoperchiati e alberi d’alto fusto schiantati come birilli. La forza del vento è stata devastante, come evidenziato dalla galleria fotografica riportata di seguito.
Le registrazioni radar evidenziano come il fenomeno, non previsto dai modelli con questa intensità, si sia sviluppato già in nottata, per poi rafforzarsi ulteriormente nelle prime ore del mattino, davvero un evento notevole, anche per aree abituate a violenti nubifragi come il catanese.
Passando dall’altra parte del Mediterraneo, a Carrara, l’area del levante ligure e alta Toscana è stata colpita, in tarda serata e nottata, da una serie di forti temporali in serie (squall line) che hanno insistito per molte ore nelle medesime aree, con accumuli >200 mm in poche ore e con effetti davvero devastanti. La città di Carrara è stata praticamente allagata in larghi settori, ecco le testimonianze dal centro e l’esondazione dei corsi d’acqua.
Le facce sconsolate di chi guarda il fiume passare davanti il capannone sono abbastanza eloquenti.
Anche in questo caso i radar documentano bene le genesi della squall line nell’area alluvionata.
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Ciao ciao