Buona sera a tutti e ben ritrovati, in attesa che escano i dati dell’Istituto di ricerca ISAC-CNR e del Servizio satellitare Copernicus per sapere come si sia posizionato il mese di Aprile appena trascorso in Italia e nel mondo, abbiamo disponibili le rianalisi del NOAA, i cui plot si possono ricavare dal seguente sito disponibile a tutti: https://psl.noaa.gov/data/composites/day/. Da questo sito, infatti, si possono selezionare le variabili fisiche di interesse e il relativo piano isobarico ed estrarre un’immagine che fa una media temporale della variabile selezionata (il range temporale è scelto dall’utente in base alle sue esigenze). Ed ecco quello che è venuto fuori se andiamo a plottare le anomalie di geopotenziale e di temperatura per la prima metà e poi per la seconda metà di Aprile.
Anomalie di geopotenziale a 500 hPa dall’1 al 15 Aprile – fonte https://psl.noaa.gov/data/composites/day/
Come si può vedere dalla rianalisi dei geopotenziali, la prima metà del mese è stata contrassegnata dalla presenza dominante di figure anticicloniche di matrice sub-tropicale, con tempo sostanzialmente stabile e molto mite per il periodo, come testimoniano le anomalie di temperatura di seguito riportate per lo stesso periodo temporale. Notare anche l’estensione delle anomalie marcatamente positive su gran parte dell’Europa, con i massimi tra l’Italia e i Balcani.
Anomalie di temperatura ad 850 hPa dall’1 al 15 Aprile – fonte https://psl.noaa.gov/data/composites/day/
Anomalie positive di 6-7°C oltre la media del periodo le troviamo tra l’Adriatico, le regioni balcaniche e le repubbliche baltiche. Altrove le anomalie oscillano dagli 1 ai 5 gradi sopra la media, in media solo l’Irlanda e la Scandinavia settentrionale.
Se invece ci spostiamo alla seconda metà di Aprile, abbiamo uno scenario completamente diverso dal precedente. Come si può vedere dalla rianalisi dei geopotenziali per la seconda metà di Aprile, la circolazione dominante è stata caratterizzata da frequenti scambi meridiani nord-sud, a causa dell’azione di un doppio blocking anticiclonico (uno sull’Atlantico e uno sull’Europa orientale) che ha permesso la discesa di diversi impulsi freddi di natura artica (vedi mappa seguente a quella sottostante) che dal Nord Europa si sono spinti fino all’Italia, portando tempo spesso instabile e temperature inferiori alla media del periodo per almeno una settimana.
Anomalie di geopotenziale a 500 hPa dal 15 al 30 Aprile – fonte https://psl.noaa.gov/data/composites/day/
Le anomalie viola indicano geopotenziali di molto inferiori alla norma e quindi la presenza ricorrente di saccature artiche tra l’Europa centro-settentrionale e l’Italia. Si potrebbe parlare di un’omega blocking rovesciato, ossia due anticicloni ai lati e una bassa pressione incastrata tra i due promontori.
Anomalie di temperatura ad 850 hPa dal 15 al 30 Aprile – fonte https://psl.noaa.gov/data/composites/day/
Possiamo notare che le anomalie maggiormente negative siano rimaste confinate oltralpe, dove cioè il freddo più intenso si è manifestato (per poter parlare di freddo in maniera oggettiva e non quindi sulla base delle proprie sensazioni, si deve registrare ad 850 hPa una temperatura pari o inferiore a 0 gradi). Una parte di questa aria fredda si è riversata anche sull’Italia tramite venti di bora e di maestrale, in ingresso rispettivamente dalla porta della Bora e dalla valle del Rodano.
Se però andiamo a sommare i due contributi, otteniamo quello che vediamo qui sotto che rappresenta una media mensile delle temperature del mese di Aprile.
Anomalie di temperatura ad 850 hPa dall’1 al 30 Aprile – fonte https://psl.noaa.gov/data/composites/day/
Possiamo dire che, almeno per l’Italia ma molto probabilmente anche per l’Europa, il mese di Aprile sarà un altro mese che chiuderà sopra media. Fortunatamente il sopra media non sarà molto marcato grazie all’azione stemperante delle correnti artiche che ci hanno interessato nella seconda metà del mese. Ancora una volta però le anomalie positive hanno avuto la meglio sia nella durata sia nell’entità rispetto alle anomalie negative che, per quanto siano state incisive, non sono riuscite a predominare su quelle positive, con la falsa illusione di un mese di Aprile più freddo del normale. Spesso quando si viene da un lungo periodo esageratamente sopra media, il nostro corpo tende ad avvertire i bruschi e repentini cali termici come una sensazione di freddo, che è una cosa del tutto normale. Quello che però non è normale (e che tendo sempre a rimarcare) sono proprio i prolungati periodi di temperature fortemente sopra media. Il più delle volte la sensazione di freddo scaturisce dal fatto che si passa nel giro di 24-36 ore da 10-12 gradi sopra media ad un ritorno in media o leggermente sotto, quindi il problema è che faceva troppo caldo prima. Inoltre non bisogna mai dare spago alle sensazioni, perché le sensazioni personali sono una cosa, i dati scientifici un’altra e come sappiamo la scienza non si basa sulle sensazioni soggettive ma su dati oggettivi.
Una buona continuazione di serata a tutti voi da Michele Tonnini, Meteorologo e Staff Meteoscienza.