19-11-2015 - Salve a tutti; rapidissimo aggiornamento serale, per verificare, come di consueto, le interazioni ai vari piani isobarici (quote) del vortice polare; ovvero, verificare quanto ciò che accade in stratosfera possa influenzare le sorti del tempo nelle prossime settimane nel nostro emisfero, con particolare riguardo per le regioni mediterranee.
Stratosfera in effetti sempre più fredda e Vortice Polare stratosferico sempre più chiuso, ma ai piani inferiori c’è molta resistenza o, in una parola, decoupling (disaccoppiamento). In effetti, l’aumento del valore del NAM oltre la tropopausa non coincide con quanto rilevato in basso, dove il VPT si sta animando (fig.1)
Alla quota significativa di 10 hPa il NAM però naviga nei pressi della soglia, senza superarla (fig.2)
Il futuro è ancora incerto a quelle quote (30 km), un warming è visto partire tra un decina di giorni, ma non riesce a scalfire la struttura del VPS, che si riaccentra (fig.3).
fig.3
In sostanza il VPS è abbastanza refrattario ma il VPT lo tiene a bada; questa incertezza però si evince nei modelli, quello americano è stato ampiamente commentato nell’editoriale precedente, mentre quello europeo è molto più improntato alla chiusura e alla unificazione con le dinamiche stratosferiche (fig.5)
Quello canadese rappresenta tutto l’opposto, vero split di un lobo del VPT sulle nostre teste (fig6)
Insomma, ancora qualche giorno sarà necessario per capire la strada che prenderà l’inizio dell’inverno, nulla è scontato.
Ciao ciao