28-12-2016 - Salve a tutti, classico aggiornamento serale, piuttosto rapido ma non per questo meno pregnante. Emergono infatti alcune interessanti considerazioni dall’analisi dei modelli odierna.
1) Ormai prossimo il tracollo termico nelle regioni centromeridionali. Le Temperature al momento sono ancora abbastanza confortevoli in Adriatico, ma in nottata l’irruzione fredda mostrerà il suo volto più crudo, con un afflusso gelido in arrivo dai Balcani nei bassi strati, le cui evidenze sono già presenti tra Abruzzo, Puglia e Calabria sotto forma di rovesci talvolta anche con graupel (fig.1).
fig.1
Per i dettagli riguardanti il peggioramento in esame si rimanda all‘editoriale di questa mattina.
2) Nel long range i modelli, sebbene in forma altalenante, continuano a vedere la genesi di massicce irruzioni fredde nel Mediterraneo centrale (fig.2).
fig,2
Tali irruzioni, come evidenziato in fig.2, sono correlate a saccature artiche con direttrice meridiana dalla Scandinavia dirette verso il Mediterraneo a margine di una struttura anticiclonica in risalita in Atlantico. In tale contesto, sebbene la penetrazione in Artico delle onde emisferiche oceaniche mostri una certa difficoltà, c’è spazio comunque per irruzioni fredde anche molto crude, a causa della presenza di aria molto fredda nella stagione in corso nell’est europeo, fino agli Urali (fig.3).
fig.3
In tal senso, l’attività d’onda alle quote troposferiche è evidenziata anche da un certo allentamento dei geopotenziali, con anomalie negative nei bassi strati meno marcate, in troposfera e con la struttura del Vortice Polare che continua a mostrare una notevole resistenza (decoupling) alla forzatura stratosferica (NAM a +1,7 in data 24 Dicembre).
fig.4
In buona sostanza, quello che si evince al momento per il futuro della stagione invernale può essere riassunto in tal modo:
Vortice Polare troposferico in rafforzamento nel mese di Dicembre, ma non abbastanza da generare una completa chiusura e ritorno a condizioni zonali nel settore europeo. Il tempo nel Mediterraneo e nel nostro continente potrebbe quindi essere governato, nelle prossime settimane, dalla continua contrapposizione della spinta atlantica a ovest con una struttura anticiclonica al centro e con massicce colate fredde a est.
Tali colate colpirebbero le regioni italiane e fasi alterne e non sempre con traiettoria piena, privilegiando spesso le regioni centromeridionali e, in particolare, quelle adriatiche.
La fig.2 bene esprime bene tale concetto e, ancor meglio forse, l’immagine relativa alla emissione del mattino, con il vettore di spinta Atlantica ostacolato dalla presenza della rimonta altopressoria, costretta a “sdraiarsi sul fianco, ruotando il proprio asse in senso orario (fig.5).
fig.5
Inverno sempre più al bivio nei prossimi giorni, per adesso stratosfera e troposfera sono in pareggio potremmo dire.
Ciao ciao