21-04-2016 – Salve a tutti, rapido aggiornamento serale, causa poco tempo disponibile. Nuvolosità in aumento nelle regioni italiane e area di separazione tra goccia fredda e colata artica che si riduce sempre di più (fig.1).
fig.1
Come accennato oggi, continuiamo nella descrizione delle diverse fasi che sembrano dover caratterizzare l’avvento della saccatura artica nel Mediterraneo. Dei rovesci e temporali in arrivo tra venerdì e sabato ne abbiamo parlato stamattina (ved. editoriale); inseriamo stasera un breve accenno al freddo e relativi fenomeni correlati all’arrivo del nucleo freddo artico. Domenica 24 giunge quindi la parte più intensa della saccatura, con un impulso perturbato a carattere freddo e un minimo pressorio al suolo in discesa lungo l’Appennino (fig.2).
fig.2
Instabilità molto accentuata nella giornata di Domenica su Emilia Romagna e al centro, con rovesci, temporali e nevicate in graduale abbassamento su quote intorno 1000-1200 m in serata. Graduale localizzazione dei fenomeni lungo il versante Adriatico.
Lunedì 25 giunge il nucleo più freddo della colata, con temperature molto basse a tutte le quote e una -3 a 850 hPa che si affaccia in Adriatico settentrionale (fig.3).
fig.3
Altri rovesci in arrivo, questa volta accompagnati anche da grandinate e graupel nella giornata di lunedì sempre tra Emilia Romagna e regioni centrali, soprattutto adriatiche, in traslazione verso sud. La neve potrà giungere sorprendentemente in basso per la stagione nell’Appennino centrosettentrionale, fino A 600-700 m tra Emilia, Marche e Umbria, 800-1000 m tra Lazio e Abruzzo.
Insomma, bordata dal sapore invernale sull’Italia, si inizia domani.
Ciao ciao