31-03-2015 - Salve a tutti, davvero notevole l’aderenza previsionale dei modelli in merito all’evento di foehn nella pianura Padana e di garbino nella costa adriatica. Come si vede dalla fig.1, su quasi tutte le regioni splende un bel sole, ad eccezione dei crinali alpini, dove ci sono venti forti e precipitazioni nevose da sconfinamento e, dove si addossa il flusso Atlantico che viene però deviato, almeno per ora, verso i Balcani e l’Europa orientale (fig.1).
fig.1
Le temperature, sebbene nelle sola pianura piemontese, hanno realmente raggiunto i 26° C in pianura Padana, come testimoniato, alle 15:30 locali, dalla fig.2. Esattamente come da previsione quindi, mentre lungo la costa adriatica, dalla Romagna all’Abruzzo, i valori si sono attestati intorno i 22-23° C. Si tratta di valori notevoli, tipici di inizio estate in alcuni casi (fig.2).
fig.2
Da domani le cose inizieranno a cambiare però, sebbene per un paio di giorni la penisola italiana resterà “terra di nessuno”, con l’anticiclone delle Azzorre incapace di invadere il Mediterraneo la saccatura legata al Vortice Polare che comunque sfilerà verso i Balcani (fig.3).
fig.3
Con l’arrivo del week-end poi, un impulso perturbato farà però il “giro” della campana anticiclonica dall’Atlantico e si ripresenterà, trasportato dalla corrente a getto, proprio sull’Italia, con un peggioramento significativo questa volta, nella giornata di sabato (fig.4).
fig.4
Secondo il modello europeo (quello americano è comunque molto simile), attorno alla saccatura stazionante a est dell’Italia si muoveranno diversi impulsi perturbati e, proprio la sera di Pasqua, una seconda perturbazione attraverserà la penisola, apportando un ulteriore abbassamento delle temperature, con qualche nevicata lungo la dorsale appenninica anche a quote non troppo elevate (fig.4).
fig.5
Sempre secondo il modello europeo, tale tendenza dovrebbe esasperarsi, con isolamento dell’ampia struttura di bassa pressione nell’Europa orientale e formazione di un ponte altopressorio di stampo invernale nei pressi della Scandinavia (fig.6).
fig.6
Ovviamente, una simile evoluzione non avrebbe le stesse potenzialità di quelle caratteristiche del periodo invernale, ma aprirebbe la strada a un afflusso freddo comunque insistente dai quadranti nordorientali, con temperature piuttosto basse per il periodo e altre nevicate sparse nel versante adriatico. Primavera instabile e fresca insomma, a partire proprio dal periodo pasquale. Tutto nella normalità comunque, la prima parte di Aprile ci ha abituato frequentemente a questi periodi. Per quello che è possibile vedere oggi, almeno due impulsi perturbati dovrebbero transitare lungo la penisola nei prossimi 7 giorni, ma i dettagli li forniremo avvicinandosi all’evento.
Ciao ciao