18-04-2015, ore 19:00 - Salve a tutti, temporali in atto su molti settori del nord, come da previsione, in spostamento verso sudest sotto la spinta dell’irruzione fredda artica, principalmente diretta verso i Balcani (fig.1)
fig.1
Davvero peculiare quanto sta accadendo al nord, peraltro ben previsto nell’editoriale di questa mattina; l’aria fredda di origine artica è entrata infatti in pianura Padana dalla porta di Bora e sta interagendo con aria caldo umida spinta verso est dalla depressione stazionante lungo la penisola iberica, l’immagine in movimento evidenzia tale aspetto (fig.2)
fig.2
Le correnti in quota risultano pertanto essere essenzialmente occidentali o nordoccidentali nella pianura Padana, come chiaramente visibile dall’analisi delle correnti a getto prevista per la tarda serata di oggi (fig.3).
fig.3
Pertanto, un accentuato wind shear è presente su tutte le regioni settentrionali, con correnti al suolo essenzialmente dai quadranti orientali o nordorientali; tale aspetto, unito agli elevati contrasti termoigrometrici sta generando la lunga teoria temporalesca in transito nella pianura Padana, più estesa al nordest, con interessamento nelle prossime ore dell’area marchigiana e dell’appennino tosco emiliano. Il radar evidenzia molto bene come le incudini temporalesche, con precipitazioni più deboli, si allunghino verso sudest, in alto Adriatico, rispetto ai nuclei precipitativi principali presenti nella pianura Padana (fig.4).
fig.4
Possibili fenomeni intensi, localmente grandinigeni, nei settori menzionati, con temperature in forte diminuzione (fig.5).
fig.5
Si ricorda che per tutti i dettagli delle immagini in tempo reale è possibile consultare le varie rubriche del sito, come immagini satellitari, radar, fulminazioni a temporali e temperature real time, ecco altri aggiornamenti (fig.6,7,8)
Come previsto , i fenomeni tenderanno a spostarsi verso sudest in tarda serata, giungendo fino al medio Adriatico, mentre domani, dopo una breve pausa mattutina, altra instabilità interesserà le regioni centrali e basso Tirreno (ved. editoriale).
In chiusura, un accenno a quanto è previsto per il lungo termine, per chiarire alcuni aspetti spesso fraintesi. Entro la la fine del mese anche in troposfera il Vortice Polare andrà incontro a una crisi abbastanza importante, con ridistribuzione e indebolimento dei centri di massa (lobi) e affermazione (temporanea) di un anticiclone polare, un vero riassetto primaverile insomma (fig.9).
fig.9
Le conseguenze per le nostre regioni non sembrano essere particolarmente importanti, ma andranno chiarite in seguito; nel finale però, il VPT sembra essere in grado, incredibile ma vero, di ricompattarsi al polo (fig.10), evidenziando una tenacità raramente dimostrata. Tali aspetti andranno comunque approfonditi nei prossimi giorni, alla luce dei successivi aggiornamenti.
fig.10
Ciao ciao