Buona sera a tutti, in questa sede parleremo del tempo che ci aspetta nei prossimi giorni, con uno sguardo anche alla tendenza per metà mese. E’ confermato lo strappo al tessuto anticiclonico per l’ingresso da Nord di una goccia fredda in quota sul Mediterraneo centro-occidentale, la quale sarà responsabile di un peggioramento del tempo nelle prossime 24-48 ore, con i maggiori effetti attesi soprattutto al Centro-Nord. Ma partiamo analizzando la situazione attuale.
L’anticiclone di matrice subtropicale continentale che ci ha interessato fino alla giornata odierna subirà nelle prossime ore un attacco sul suo bordo settentrionale ad opera della discesa di un nucleo di aria fredda in quota, il quale si andrà poi ad isolare in un cut-off (o circolazione chiusa) afro-mediterraneo. Intanto anche oggi le temperature dell’aria misurate per convenzione a 2 metri sono state molto insolite o estreme per il periodo su gran parte dell’Europa, come mostrato dalla mappa seguente dell’Extreme Forecast Index (EFI). Valori di EFI compresi in valore assoluto tra 0.5 e 0.8 indicano condizioni meteorologiche insolite, valori superiori a 0.8 in valore assoluto indicano condizioni meteorologiche molto insolite o estreme.
Extreme Forecast Index per le temperature dell’aria a 2 metri dal suolo riferito alla giornata odierna. Fonte: https://charts.ecmwf.int/.
All’avvezione calda subtropicale è associato altresì un nuovo notevole trasporto di polveri sahariane, con maggiore interessamento del Mediterraneo occidentale e dei paesi dell’Europa centrale come mostrato dall’immagine seguente. Anche se non è insolito che i pennacchi di polvere del Sahara raggiungano l’Europa, negli ultimi anni si è registrato un aumento nell’intensità e nella frequenza di tali episodi, che potrebbero essere potenzialmente attribuiti a cambiamenti nei modelli di circolazione atmosferica.
Nuovo carico di polveri sahariane nelle giornata odierna. Fonte: https://forecast.uoa.gr/en/forecast-maps/dust/europe.
Domani, segnatamente nella seconda parte della giornata, ci aspettiamo un peggioramento del tempo sulle regioni del Nord-Ovest per l’ingresso e successivo isolamento di una goccia fredda tra la Corsica e la Sardegna (temperature fino a -28°C a circa 5500 m). Su queste zone è atteso il transito di un corpo nuvoloso associato a piogge e rovesci (non è escluso anche qualche temporale) che dai rilievi si estenderanno alle pianure, unitamente ad un calo termico. Nevicate sono attese a partire dai 1300-1400 m sui rilievi del Nord-Ovest.
Precipitazioni attese nelle seconda parte della giornata di domani. Fonte: Moloch CNR-ISAC.
Mercoledì il vortice depressionario in quota si isolerà proprio sul Mediterraneo, traslando gradualmente verso sud-ovest entro la serata, determinando una giornata piuttosto instabile soprattutto nel pomeriggio-sera e fino alla notte su giovedì su gran parte dell’Italia centro-settentrionale. Le temperature durante queste fase instabile torneranno su valori nella norma per il periodo.
Mappa di temperatura e geopotenziali a 500 hPa previsti alle ore 13:00 locali di mercoledì. Fonte: Consorzio Lamma.
I fenomeni più intensi, anche a carattere di rovescio, sono attesi sul Piemonte sud-occidentale e sull’Emilia centro-occidentale. Su queste aree entro la fine di mercoledì si potranno registrare localmente cumulate dell’ordine di 40-60 mm. Tra la Corsica e la Sardegna saranno possibili anche dei temporali, in virtù di una maggiore energia presente nei bassi strati (valori di cape attorno ai 500-600 J/kg).
Precipitazioni attese nella giornata di mercoledì. Fonte: Consorzio Lamma.
Nella seconda parte di giovedì, dopo le ultime note instabili del mattino, avremo una decisa rimonta dell’Anticiclone delle Azzorre con una nuova avvezione di aria calda, questa volta di estrazione subtropicale marittima, quindi più umida della precedente avvezione. Ne conseguiranno giornate soleggiate almeno fino a domenica 14 con un sensibile rialzo delle temperature che torneranno a riportarsi ampiamente sopramedia e su valori simil estivi.
Anomalie di geopotenziale a 500 hPa previste per venerdì alle ore 21:00 locali. Fonte: Pivotal Weather.
E a seguire cosa potrebbe succedere? I principali modelli fisico-matematici contemplano ormai da qualche giorno la possibilità di un affondo artico-marittimo intorno alla metà del mese, sebbene ci siano ancora delle incertezze legate a quanto sarà incisivo l’ingresso della saccatura. Al momento il freddo sembra rimanere relegato oltralpe, tuttavia qualche sbuffo potrebbe entrare sia dalla porta della Bora sia dalla valle del Rodano. Data la distanza, quello che al momento possiamo fare è dare un’occhiata alla media degli scenari del modello americano GFS e di quello europeo ECMWF.
Media degli scenari del modello americano per martedì 16. Fonte: Meteociel.
Media degli scenari del modello europeo per martedì 16. Fonte: Meteociel.
Si nota in entrambi i casi un’ondulazione abbastanza pronunciata del getto atlantico. L’elevazione dell’Anticiclone delle Azzorre sull’Atlantico permette questo scambio meridiano delle masse d’aria, con la discesa sull’Europa centrale di una massa d’aria fredda di matrice artico-marittima. Questo scambio meridiano è supportato anche dalle anomalie di geopotenziale previste dal modello europeo per la settimana dal 15 al 22 Aprile.
Anomale di geopotenziale a 500 hPa previste dal modello europeo per la settimana 15-22 Aprile. Fonte: https://charts.ecmwf.int/.
Nei prossimi giorni con i nuovi aggiornamenti modellistici cercheremo di capire quanto sarà incisivo l’ingresso della saccatura sull’Italia e di conseguenza il peggioramento ad essa associato.
Una buonanotte a tutti da Michele Tonnini, Meteorologo e Staff Meteoscienza.