27-01-2021 - Salve a tutti, editoriale della sera, in una fase in cui l’inverno sembra volerci abbandonare, per una pausa asciutta e nel complesso mite, ma di peggioramenti ce ne sono stati e le nostre montagne sono abbondantemente imbiancate, come da molto tempo non succedeva e solo stamattina ha nevicato a quote basse in Puglia, con il Gargano imbiancato per buona parte della sua estensione.
Come sarà quindi il tempo dei prossimi giorni?? Cosa succederà in Febbraio??
Ebbene i prossimi 2-3 giorni non saranno completamente soleggiati, il flusso atlantico permane teso lungo una direttrice nord ovest sud est, con temperature che diventeranno miti anche nelle regioni più orientali, perlomeno fino al week-end.
Proprio nel week-end però, il flusso atlantico si abbasserà di latitudine e il treno perturbato entrerà francamente nel Mediterraneo centrale, per almeno un paio di peggioramento in serie, di cui quello tra Sabato e Domenica si annuncia piuttosto intenso, soprattutto al centro.
fig.1
Come si vede dalla fig.1, a nord delle Alpi, sulla Scandinavia, è presente un intenso nucleo gelido, legato direttamente allo smembramento del VP; tale nucleo nelle scorse emissioni era visto interagire con il flusso atlantico in entrata nel Mediterraneo, ma ora non è presente, nelle emissioni attuali, l’arrivo di freddo accentuato nel prossimo periodo, sebbene nevicate a quote intorno 1000 m, localmente più in basso saranno possibili in Appennino. Basta poco però per cambiare le emissioni, seguiremo gli aggiornamenti.
A seguire, evoluzione davvero ingarbugliata, il VP appare sempre debole, ma non riesce a dirottare un nucleo di dimensioni rilevanti con gli attuali assetti, soprattutto a causa dell’assenza di un’onda atlantica di grande potenza.
fig.2
La carta mostrata in fig.2 evidenzia però il finale del modello europeo, dove in Atlantico c’è praticamente un completo svuotamento dei geopotenziali e non vi sono ostacoli alla risalita dell’anticiclone delle Azzorre, che potrebbe facilmente effettuare l’aggancio tra le varie cellule fino al polo.
fig.3
Carta dalle grandissime potenzialità, che potrebbe dirottare un nucleo gelido di grandi dimensioni nel Mediterraneo.
fig.4
A sostegno di tale ipotesi c’è l’indice MJO che punta con sempre maggior vigore verso le fasi 6-7, estremamente favorevoli alla genesi di blocchi atlantici.
Sia il modello americano, sia quello europeo propendono per tale ipotesi.
fig.5,6
Purtroppo però, non si ha visione di tali effetti nelle emissioni dei modelli.
In effetti però, a ben guardare le ENS del modello americano continuano a emettere cluster da evento, questo è il run di controllo, quello con i dati di input reali quindi, dell’ultima emissione del modello americano.
fig.7
La potenzialità ci sono tutte insomma, chi vuole seguire ha davanti un inverno che ancora ha tutte le sue carte da giocare.
Ciao ciao