21-12-2019 - Salve a tutti, riprendiamo gli editoriali dopo il riposo del venerdì. Periodo pre natalizio davvero mite per le regioni italiane, le intense correnti occidentali atlantiche stanno mantenendo le temperature alquanto elevate, generalmente sopramedia, con punte >20 C nelle regioni adriatiche a causa dei forti venti di caduta appenninici (garbino).
Si tratta di una dinamica abbastanza normale, in un contesto molto movimentato, ma in cui le masse d’aria in transito nel Mediterraneo hanno tutte provenienza oceanica.
D’altra parte, c’è da dire come, da un mese e mezzo almeno, non ci sia mai stato un vero periodo anticiclonico nelle nostre regioni e nel Mediterraneo centrale, cosa che non accadeva da molto tempo.
Anche la giornata odierna non fa eccezione, con un’intensa perturbazione che è appena passata (anzi ancora in azione nelle regioni più orientali) e un’altra, sempre molto intensa, che sta già abbordando le regioni tirreniche.
fig.1
Una perturbazione va l’altra arriva, in un contesto caratterizzato da ventilazione molto sostenuta in seno a al “core” del getto raramente visto così potente nel Mediterraneo.
fig.2
Ecco la previsione del percorso del getto polare nelle ore centrali di Domenica, un fiume d’aria polare sopra le nostre teste con velocità nei settori centrali fino a 280 km/h a 9000 m di quota.
I riflessi al suolo di una tale circolazione saranno rappresentati dal transito di un profondo minimo al suolo (980 hPa) nel settore al confine tra Romagna e Veneto Domenica mattina.
fig.3
I fenomeni saranno sia tipo precipitativo, con rovesci diffusi a ridosso dei rilievi appenninici e attorno la minimo.
fig.4
…sia in termini di venti molto forti nei mari occidentali italiani, una vera e propria tempesta, con raffiche fino a 120-130 km/h che colpirà tutto il Tirreno, a iniziare dai settori settentrionali al mattino e scendendo di latitudine al pomeriggio.
fig.5
Venti occidentali o nord occidentali di Maestrale, attenzione nei luoghi esposti alle raffiche più violente.
A seguire, il tempo dovrebbe finalmente migliorare e, il periodo a cavallo del Natale potrebbe risultate il più tranquillo e assolato dal mese di Ottobre.
fig.6
Ma, seppur in un contesto di grande incertezza, ecco che i modelli inquadrano un aumento dell’attività d’onda azzorriana, con una costante spinta verso nord a ovest dell’Italia e con una prima irruzione fredda dopo Natale, ben vista dal modello europeo.
fig.7
Tra il 28 e il 31 Dicembre il clima potrebbe risultare più freddo quindi nelle regioni italiane, con possibili rovesci nevosi a quote basse in Adriatico intorno il 30.
Molto interessante la prosecuzione del modello europeo, che lascia intravedere l’apertura dei geopotenziali nel settore groenlandese, con tutti i risvolti freddi e perturbati che tale dinamica potrebbe includere.
fig.8
C’è molta concordanza su questo aspetto anche con il modello americano, che vede sempre più forte la spinta azzoriana in Atlantico a inizio nuovo anno.
fig.9
Sempre più forte con il passare dei giorni e sempre più fredda per noi.
fig.10
Insomma, tutto molto aperto ancora e, pare ormai accertato, anche la stratosfera non sarà fastidio e, anzi, un nuovo intenso warming si fa strada nella coda dei modelli, dopo l’elliticizzazione del VPS presente in questo periodo; VPS disturbato quindi e andrà sempre peggio con il passare delle settimane, inverno apertissimo.
Ciao ciao