21-10-2014, ore 16:30 - Salve a tutti, aggiornamenti dei modelli piuttosto “tempestosi” quelli odierni, in merito alle sorti meteorologiche del territorio italiano a partire da mercoledì mattina. Confermato l’arrivo di un intenso e veloce fronte freddo dal nordatlantico (non un ciclone), che porterà su tutte le regioni italiane nell’autunno vero, tramite colpi di vento, rovesci, temporali e nevicate in montagna.
Ecco la perturbazione già in marcia verso le Alpi, mentre nelle regioni tirreniche è già presente nuvolosità prefrontale, segnale che le correnti sudoccidentali che precedono la perturbazione sono già attive.
Dall’animazione è visibile il moto più meridiano della saccatura, attivatosi in seguito alla spinta verso nord in Atlantico in atto da parte dell’anticiclone delle Azzorre
Si è più volte ripetuto in questo giorni, come la presenza della barriera alpina proteggerà sostanzialmente buona parte del nord e le centrali tirreniche dalle precipitazioni, che colpiranno, viceversa, in prevalenza il sud e l’Adriatico. Tale aspetto si comprende bene dall’analisi della carta delle correnti a getto prevista per mercoledì sera, in cui tutti i settori a destra del “core” potranno vedere precipitazioni, mentre altrove la barriera alpina consentirà solo un aumento della ventilazione e una diminuzione della temperature……..
Inoltrandosi nei dettagli del peggioramento, davvero incisiva appare la bordata fredda in arrivo; a partire da domani mattina, mercoledì, un nocciolo freddo in quota (5500 m) attraverserà completamente l’italia in 24 h, accompagnato da venti molto forti in alcune aree. La sequenza riportata di seguito evidenzia la dinamica esposta e i settori maggiormente colpiti da venti impetuosi. Evidente la rapida discesa del nocciolo freddo in Adriatico e le raffiche fino a 100 km/h lungo le coste della Sardegna…
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Ancora più interessante il quadro termico previsto durante il passaggio del fronte perturbato; due i momenti principali, il mercoledì sera, con i rovesci in Adriatico che si tramuteranno in neve fino alla quota di 1000 m in nottata.
Successivamente, il giovedì mattina, forti rovesci arriveranno nel basso Tirreno, mentre continuerà a nevicare in Appennino centrale, versante Adriatico, sopra i 1000 m.
Di seguito, ecco una ricostruzione si quello che potrebbe essere il quadro precipitativo a partire dalla mezzanotte di mercoledì, dopo che rapidi rovesci avranno interessato il nordest nel pomeriggio.
Mercoledì sera inizierà a piovere diffusamente in Adriatico, con temporali anche forti e nevicate, come accennato, oltre i 1000 m; neve sui crinali alpini intorno 700-800 m, rovesci nel basso Tirreno. Giovedì mattina sarà però il momento di acme del maltempo, fino a buona parte della giornata, quando intense correnti di bora investiranno l’Adriatico.
Ma continuerà a piovere e nevicare anche venerdì nelle medesime regioni, con accumuli nevosi che, nei versanti adriatici ben esposti della Maiella e delle altre dorsali montuose tra Abruzzo e Molise, potranno localmente superare il mezzo metro oltre la quota di 1500 m s.l.m.
Insomma un peggioramento intenso e duraturo per alcuni settori della penisola, sostanzialmente tagliata in due dal punto di vista precipitativo, con nord e medio alto Tirreno con sole prevalente, ma ventoso e freddo, mentre Adriatico, quasi tutto, e sud con rovesci, piogge, temporali, venti forti e nevicate.
Ciao ciao