27-04-2014 – Salve a tutti, sebbene non sia contemplata, a scala locale, una legge di compensazione mirata a blanciare l’anomala mitezza del’inverno appena trascorso (tale legge è valida al massimo a scala emisferica), sembra proprio che la primavera sia destinata a mostrare il suo volto più instabile ancora per molti giorni, dopo le piogge e i temporali di questi giorni, in atto tuttora, riprendendosi quanto lasciato in inverno.
Le carte di previsione dei principali modelli evidenziano infatti, la presenza, a fasi alterne, di strutture depressionarie nel bacino del Mediterraneo e, soprattutto, una possibile fase di maltempo proprio in coincidenza con il ponte del primo maggio, con acme nel week-end del 3-4 Maggio.
In effetti, nei prossimi sette gironi il tempo non si rimetterà mai completamente, le aree di alta pressione saranno sempre collocate a ovest e a nord dell’Italia, lasciando campo libero all’ingresso di depressioni e fasi di maltempo nel Mediterraneo.
Domani, lunedì ,ancora instabilià generata dalla permanenza del flusso perturbato occidentale dalla Francia.
Piogge diffuse su molte regioni, in qualche caso anche intense, come in pianura Padana.
A seguire ci sarà una fase di transizione, con un temporaneo miglioramento martedì, ma con la porta Atlantica sempre aperta, ed ecco che mercoledì una nuova goccia fredda si “sgancia” dal flusso principale e giunge al settentrione.
Ancora instabilità quindi, con piogge e temporali, soprattutto nel pomeriggio sui rilievi, con la stagione ormai avanzata che amplifica, con il contributo della radiazione solare, la genesi di focolai temporaleschi durante il passaggio delle perturbazioni.
A partire proprio dal primo Maggio poi, dovrebbe iniziare un lento ma inesorabile peggioramento, legato alla spinta dell’anticiclone delle Azzorre in Atlantico verso nord e alla conseguente discesa di una saccatura dal nord Europa. In sostanza, aria più fredda affluirà nel bacino occidentale nel Mediterraneo, innescando una serie di peggioramenti con modalità ancora da definire nel dettaglio, ma che potrebbero comunque generare ripetute fasi temporalesche nel periodo da il 2 e il 5 Maggio su tutta Italia.
La giornata del primo Maggio sarà comunque abbastanza tranquilla, con scarsi fenomeni, ma la spinta dell’anticiclone delle Azzorre avrà inziato la sua azione e dal nord Atlantico si metteranno in moto masse d’aria fredda e instabile. Ecco la saccatura che prende le mosse dalle isole britannniche (in verde).
Da questo punto in poi i modelli convergono nel definire un’avanzata inesorabile del maltempo verso le nostre regioni; situazione il 2 Maggio, primo peggioramento al nord.
Ecco evidenziata a scala emisferica l’ondulazione in atto, con il tempo in peggioramento in Italia e l’alta pressione che si spinge a nord in Atlantico.
Onda di Rossby ben visibile a 300 hPa (9000 m), con il cavo d’onda che inizia a penetrare nel Mediterraneo.
L’ondulazione ora mostrata evidenzia l’avanzata a tutte le quote del nucleo freddo e instabile proveniente dal nord Europa, che si traduce, nella pratica, nell’innesco di instabilità e creazione di corpi nuvolosi nel Mediterraneo.
Ecco la progressione nei giorni successivi; l’ipotesi più accrediatata al momento è quella di una distacco, il giorno 3, di un’ampia goccia fredda sull’Italia, con piogge e temporali diffusi in molte regioni, specialmente al pomeriggio nelle aree interne, a cuasa di aria fredda presente in quota.
Cavo d’onda sempre più pronunciato nel Mediterraneo.
Giorno 5 Maggio, domenica, area depressionaria stazionaria sull’Italia.
Ondulazione di Rossby ormai completa, con saccatura nel Mediterraneo.
In sostanza, ci sono tutte le premesse per una prolunagta fase di maltempo, come dicevamo; i giorni peggiori ,in tal senso, dovrebbero essere quindi, il 2,3,4 Maggio, con più impulsi perturbati in successione che dovrebbero ruotare attorno alla depressione stazionante nel Mediterraneo, centrata proprio sull’Italia.Altrettanto numerose saranno quindi le occasioni per piogge ed episodi temporaleschi che potrebbero essere anche intensi in alcuni casi.
Nei prossimi giorni, come sempre, verranno forniti ragguagli e agigornamenti dettagliati su tale evoluzione, la presente esposizione definisce comunque la tendenza generale, da definire nel dettaglio.