25-11-2017 - Salve a tutti, nuovo editoriale, in una sorta di “edizione straordinaria” in virtù degli strepitosi aggiornamenti dei modelli serali.
Chiariamo che non stiamo parlando dell’avvento di una nuova glaciazione ma, più semplicemente, per i prossimi 7-10 giorni le previsioni dei principali modelli indicano l’arrivo di una fase molto instabile, caratterizzata da un costante afflusso di aria molto fredda (soprattutto in quota) a chiara provenienza artica.
Andiamo quindi subito al dunque; dopo il rapido passaggio perturbato della giornata di Domenica, di cui si è parlato in mattinata, nelle nostre regioni ci sarà un temporaneo miglioramento, con temperature in rialzo, in attesa che una massiccia e più occidentale saccatura prenda le mosse direttamente dai settori artici a nord della Scandinavia, intorno le isole Sbalvard.
fig.2
Davvero imponente la saccatura prevista stasera dal modello europeo, che finora ha tracciato la strada dell’evoluzione descritta, con il flusso teso e massiccio di aria artica che dall’ottantesimo parallelo si dirige in pieno Mediterraneo.
La fig.1 si riferisce alla giornata di giovedì prossimo (120 h), ma l’evoluzione prende le mosse prima e ingloba tutta la giornata di mercoledì.
A quel punto, tra le giornate di giovedì e sabato, le ipotesi che si possono fare sono abbastanza differenziate ma tutte ipotizzano appunto precipitazioni nevose di una certa entità nel territorio italiano.
Fantastico l’aggiornamento del modello americano, con un minimo a occhiale che, se confermato, genererebbe probabili nevicate anche in pianura tra Veneto, Friuli ed Emilia Romagna e, fino a quote molto basse, nelle regioni centrali, con un vero e proprio sistema frontale alimentato da aria fredda artica tra Tirreno e golfo ligure (fig.3)
fig.3
Ancora più incisivo, per le regioni centrali, quello del modello europeo, dove il nucleo freddo si spinge nelle regioni centrali, dove potrebbe nevicare fino alle porte di Roma.
fig.4
Trattandosi di aria fredda di proveniennza artica , il freddo è soprattutto in quota, non influenzato dall’interazione con le acque del mare; per dare un’idea dell’intensità del nocciolo freddo in arrivo, alla quota geopoeniale di 500 hPa (5500 m), a nord delle Alpi sono previsti valori di -38° C a inizio Dicembre (!!!!!!!!)
fig.5
Volendo ancora divertirsi con le carte di previsione, ecco la stupefacente previsione del modello americano per i prossimi 15 giorni: estensione delle nevicate con relativi accumuli per l’area europea.
fig.6
Si tratta ovviamente di proiezioni indicative ma che, se confermate, indicherebbero appunto l’arrivo di nevicate su tutta la pianura Padana orientale e su tutto l’Appennino fino alle porte delle pianure costiere.
Insomma, una fase appassionante per noi appassionati potremmo dire. Si inizia subito, ancora una volta occhi incollati alla finestra nei prossimi giorni, parte il nowcasting e durerà parecchi giorni.
fig.7
Ciao ciao