27-03-2015 - Salve a tutti; ancora instabilità al centrosud, come preventivato, con rovesci e temporali diffusi, in qualche caso anche di forte intensità, come in Calabria. Ma nuclei instabili sono presenti tuttora su Lazio e Campania, soprattutto zone interne e soprattutto nel pomeriggio (fig.1).
fig.1
La primavera avanza quindi, e con essa l’instabilità e gli accentuati contrasti termici che la caratterizzano. In tal senso, il prossimo periodo riprodurrà fedelmente i canoni primaverili, specialmente quelli della prima parte della stagione. In particolare, nei prossimi giorni la stagione primaverile mostrerà il volto più dolce, mite e soleggiato, con temperature che, specialmente al nord, potrebbero salire su valori davvero elevati. La ragione di una tale evoluzione è sempre da ricercare nel comportamento a scala emisferica del Vortice Polare, che ancora si mostra alquanto compatto, favorendo la rimonta di un cuneo azzorriano nei mari a ovest dell’Italia (fig.2).
fig.2
In tale contesto, la penisola italiana si verrà a trovare al limite tra le maglie del VPT, diretto sui Balcani, e la rimonta azzorriana, proprio sulla traiettoria del “core” del getto (fig.4), molto intenso in questa occasione in Atlantico.
fig.4
L’esito in termini pratici della manovra descritta sarà la genesi di venti di caduta dal settore alpino (foehn), anche piuttosto intensi a inizio della prossima settimana. Tale ventilazione, in aggiunta al maggior soleggiamento in atto, potrà far “schizzare” le temperature nella pianura Padana e, in maniera meno vistosa, in molte località del centronord, con valori che potrebbero anche superare i 25° C nelle località pianeggianti collocate sottovento alla barriera alpina.
Primavera stagione di contrasti quindi, anche alla luce della successiva evoluzione prevista dai modelli. Il VPT, complice l’attività stratosferica, sembra davvero andare incontro, dopo mesi alla massima potenza, a una crisi definitiva, con attacco triplice delle waves emisferiche nei primi giorni di Aprile (fig.5).
fig.5
Nella fig.5 si vede bene come il VPT sia “stretto”, nel settore europeo, da due potenti figure di blocco, che inducono un vero e proprio split nel settore balcanico e in Adriatico. Tale manovra causerebbe un repentino abbassamento delle temperature su tutta la penisola italiana alle porte di Pasqua, più avvertito in Adriatico, sebbene con scarsi fenomeni, riportando i valori sottomedia probabilmente, dopo il vistoso picco positivo.
Come accennato, la crisi del VPT sembra irreversibile e il modello europeo ipotizza oggi un’accentuazione della penetrazione delle onde emisferiche in Artico, con genesi questa volta di una saccatura collocata proprio sull’Italia, con instabilità diffusa e, addirittura, neve a quote non disprezzabili in nelle regioni centrali proprio tra i giorni di Pasqua e Pasquetta (fig.6).
fig.6
Il dettaglio per il continente europeo evidenzia la penetrazione e della saccatura e la sua matrice fredda, con neve a quote collinari nel medio Adriatico la sera di Pasqua (fig.6).
fig.6
Ovviamente, in questa sede non si vuole andare alla ricerca a tutti i costi della nevicata fuori stagione, quanto piuttosto evidenziare una evoluzione tipica del periodo, non nuovo a eventi nevosi tardivi nella penisola. La differenza sta nel fatto che l’evento freddo sarà preceduto da uno caldo altrettanto intenso, com’è normale che sia nella stagione primaverile.
Ciao ciao