09-11-2015 - Salve a tutti, quotidiano aggiornamento modelli, quanto mai interessate sebbene improntato, nella sua estremità alla completa stasi meteorologica nel Mediterraneo. La grande cupola altopressoria sta raggiungendo la massima potenza alle medie latitudini europea, sia in termini di estensione, sia quanto ad altezze di geopotenziale nel comparto mediterraneo (fig.1).
fig.1
Le temperature nel suolo italiano risultano sorprendentemente miti per la stagione, con valori addirittura intorno 20-22° C in Pianura Padana; non è poco considerando che, in tali contesti depressionari, il mese di Novembre dovrebbe vedere protagoniste le nebbie nel catino padano. La colpa primaria (o il merito, fate voi) di tale evoluzione è da correlare quindi con l’imponente pulsazione “in prima armonica” del Vortice Polare, ovvero la sua completa chiusura senza la partenza di ondulazioni significative su tutto l’emisfero (fig.2).
fig.2
Impressionante la tenuta dell’assetto barico descritto, praticamente nessun cambiamento a 7-8 giorni di distanza, previsione nel complesso semplice e “sconfortante” per il Mediterraneo, per gli amanti delle dinamiche tardo autunnali (fig.3).
fig.3
Davvero singolare, ai limiti dell’eccezionalità (in realtà è già successo in passato, ma raramente in questo periodo) il mantenimento della sagoma del VP. Interessanti le conseguenze a scala emisferica di un nuovo assetto oblungo previsto per la fine del mese. Clima asciutto e mite in Europa centromeridionale, buona parte delle pianure al confine tra USA e Canada (non soffriamo solo noi) e continui split in Groenlandia (dove di registrano record di nevosità e freddo) e Islanda, in parte guidati dall’anomalia fredda in Atlantico (fig.4).
Dalla stratosfera i segnali non sono incoraggianti, sempre più poderoso il raffreddamento nella media stratosfera, fino a -80° c intorno il giorno 20 a 10 hPa (30 km ca., fig.5).
fig.5
Il valore del NAM in tal senso non può che crescere, siamo arrivati a +1,0 circa (fig.6).
fig.6
In base a quanto esposto, è presumibile ritenere che la soglia di B&D, pari al valore di +1,5, venga superata nei prossimi giorni alla quota di 10 hPa, durante un raffreddamento così accentuato e, come logica conseguenza, andrebbero reinterpretate in parte le previsioni per il mese successivo. Ovviamente, tale soglia non è un pulsante on-off, ma un’indicazione statistica, come spesso ripetuto. In sostanza, se il NAM 10 hPa viaggiasse per più giorni su valori intorno +2 (potrebbe succedere), è molto probabile che il comportamento del VPT visto finora si prolunghi fino al periodo natalizio. Non sono belle notizie per i freddofili, ma l’analisi deve essere obiettiva e questi sono i dati visionati.
Da sottolineare però, che VP chiuso e molto forte non significa necessariamente assenza di fenomenologie; dalle “maglie” del freddo nelle regioni polari possono infatti “sfuggire” circolazioni secondarie dai quadranti nordorientali, apportatrici di freddo e anche neve nelle regioni adriatiche in più occasioni, secondo evoluzioni compatibili con un assetto di AO positiva del VP.
In sostanza, le indicazioni che provengono dal’analisi modelli ad ampio raggio, evidenziano il costante rafforzamento della struttura del VPT-VPS. Come già ripetuto, tale comportamento potrebbe pregiudicare l’eventualità di peggioramenti duraturi a carattere freddo nel Mediterraneo fino alle porte del periodo natalizio, ma non sono escluse occasionali bordate fredde a prevalente carattere nordorientale, con interessamento delle regioni adriatiche e meridionali. Per il prosieguo della stagione fredda nulla è compromesso e, anzi, può essere possibile un totale capovolgimento dell’assetto barico finora descritto.
Ciao ciao