28-02-2016 - Salve a tutti, nuovo aggiornamento festivo nel pieno del maltempo, non presente ovunque, in ogni caso. Cerchiamo quindi di analizzare cosa potrebbe succedere nelle prossime ore e quali potrebbero essere le regioni più colpite dal maltempo.
Sempre spettacolare l’immagine satellitare; una struttura depressionaria è intrappolata tra due figure altopressorie e, pertanto, la linea di demarcazione tra le zone più colpite da precipitazioni e quelle soggette solo a nuvolosità e venti di scirocco non cambia molto e non lo farà nelle prossime ore (fig.1).
fig.1
Nel dettaglio, un profondo minimo depressionario al suolo risalirà dal basso Tirreno (dove risulta collocato ora, con disposizione baroclina), allineandosi con il nucleo freddo in quota entro sera e generando, quindi, un profondo vortice depressionario (con il minimo di bassa pressione presente a tutte le quote nello stesso luogo) a ovest della Corsica (fig.2).
fig.2
Dalla fig. 2 si evince come le precipitazioni più intense seguiranno il minimo al suolo inizialmente (temporali su Sardegna e Corsica) e come, successivamente, gli ruoteranno attorno, continuando a colpire fortemente il nordovest con piogge diffuse in pianura e nevicate copiose sui rilievi a quote collinari. Ecco la previsione fino alla mezzanotte di oggi, con le piogge e i temporali che risalgono il Tirreno, mantenendosi però abbastanza defilati a ovest rispetto alle coste laziali e toscane, comunque colpite da piogge precipitazioni sparse, localmente temporalesche (fig.3).
fig.3
Maltempo viceversa su tutte le regioni più occidentali, compresa la Sardegna, mentre quasi tutto l’arco alpino sarà interessato da precipitazioni diffuse, nevose sopra gli 800-1000 m, più intense e a quota neve inferiore (500-600 m) nell’arco piemontese.
Tale distribuzione delle precipitazioni non muterà molto in nottata e nella giornata di lunedì e, anzi, si esaspererà, con intensificazione delle piogge tra Corsica e Sardegna e delle nevicate su tutto l’arco alpino, dove potranno essere raggiunti accumuli davvero considerevoli (tra 1 e 2 m !!!) nelle Alpi marittime e nelle prealpi venete e friulane (fig.4).
fig.4
Insomma, resta il dubbio dell’effettivo coinvolgimento delle coste tirreniche nel nucleo precipitativo più intenso, nelle prossime ore altri aggiornamenti, anche riguardo la interessantissima evoluzione prevista per il mese di Marzo, di cui parleremo in serata (fig.5).
fig.5
Ciao ciao