07-08-2015 – Salve a tutti, dopo l’analisi della evoluzione attuale e dei modelli della mattinata, cerchiamo in questo nuovo editoriale di approfondire alcuni aspetti evolutivi a scala più ampia, accennati al mattino, che potrebbero incidere pesantemente, dal punto di vista meteorologico, nella parte finale dell’estate in corso.
Come sempre, iniziamo sempre da quanto sta accadendo in tempo reale nella nostra penisola, per capire quale potrà essere l’evoluzione futura del tempo nel bacino centrale del Mediterraneo.
Giornata bollente quella odierna, che si appresta a concludersi; i valori registrati hanno diffusamente raggiunto i 38° C nei luoghi previsti, Emilia Romagna, Toscana, Lazio e Umbria, ma anche lungo la riviera ligure, località “insospettabile”, grazie probabilmente alla presenza di venti di caduta da nord, dalla catena appenninica (fig.1).
fig.1
In fig. 1 sono state evidenziate tutte le località che al momento della rilevazione avevano raggiunto i 38° C (Firenze, Ferrara, Guidonia e Genova appunto). Al sud, nel frattempo, gli annunciati temporali martellavano Calabria, Sicilia, ma anche alcuni settori di Campania, Basilicata e, in misura minore, di Abruzzo, Lazio e Molise (fig.2).
fig.2
Quale sarà quindi l’evoluzione dell’onda calda attuale e cosa succederà nella seconda decade di Agosto, il periodo centrale per molti vacanzieri italiani?? Per compiere un’analisi corretta iniziamo dal verificare l’assetto delle principali figure bariche a scala europea in alta troposfera (9000 m). Lo studio di tali configurazioni è molto importante in quanto meno soggette a modifiche repentine, non risentendo delle influenze locali legate alla morfologiae alla presenza delle masse continentali e degli oceani (perlomeno in misura minore, fig.3).
fig.3
In fig.1 è stata evidenziata la possente figura anticiclonica africana, ormai notevolmente allungata in senso meridiano, fino a generare una cellula secondaria sulla Polonia (quasi 38° C in alcune località in tale regione). La stessa figura però, possiede un punto di debolezza, generato dalla eccessiva espansione verso nord, collocato proprio nelle nostre regioni settentrionali (settore più stretto in figura). Ecco quindi, che la goccia fredda presente ora a ovest della Francia (concavità del getto), potrà farsi frasi strada verso il Mediterraneo nella giornata di Domenica, apportando un sensibile peggioramento a iniziare da ovest nelle nostre regioni occidentali (fig.4)
fig.4
Nella fig.4 si vede bene come l’anticiclone africano, già nella giornata di Domenica, sia praticamente “tagliato” in due dalla goccia fredda e il tempo non può che peggiorare nelle nostre regioni. Allo stesso tempo, la cellula anticiclonica continentale, con centro ormai in Ucraina, assumerà sempre più importanza nella evoluzione del tempo a scala europea, riuscendo a radicarsi con la base dell’onda anticiclonica uralica (wave 3 troposferica) e ponendo le basi per la creazione di una possente figura di blocco al flusso atlantico, estesa fino alla scandinavia meridionale (fig.5).
fig.5
La dinamica descritta, come accennato, potrebbe risultare di fondamentale importanza per le sorti del tempo nel Mediterraneo, per buona parte del mese di Agosto. Il blocco così formato risulterebbe essere infatti una figura molto stabile, un baluardo quasi impenetrabile per le perturbazioni atlantiche nel nord Europa. In tal modo, il flusso Atlantico, come accennato questa mattina, sarebbe costretto a deviare, almeno parzialmente, verso il Mediterraneo, ponendo le basi per l’arrivo di più impulsi perturbati Atlantici, con innesco di forte instabilità atmosferica, fenomeni temporaleschi anche intensi e un sostenuto abbassamento delle temperature praticamente ovunque (fig.6).
fig.6
In fig.6 ecco quindi, alle porte di Ferragosto, una nuova cellula depressionaria in azione nel Mediterraneo, mentre il blocco orientale è restato praticamente immobile, a conferma della stabilità di tale figura barica (come dice il nome stesso).
La visione della stessa dinamica alla quota delle correnti a getto, evidenzia la chiara biforcazione del getto, che si va a infrangere nel muro anticiclonico, deviando sia verso nord, aggirando quindi il blocco, sia verso sud, finendo in pieno Mediterraneo (fig.8).
fig.8
Nella visione del modello europeo di questa mattina la figura di blocco si rafforzava ulteriormente dopo Ferragosto, isolandosi sulla scandinavia, con nuovo afflusso fresco nel Mediterraneo, ma nel lungo termine c’è ancora incertezza in merito a tale evoluzione (fig.9).
Nel complesso però, sembra proprio che le dinamiche descritte abbiano un senso e una loro affidabilità. I movimenti emisferici, a scala più ampia quindi e alle quote più elevate (corrente a getto), pur subendo normali aggiustamenti, difficilmente subiscono stravolgimenti nel breve e medio termine e, pertanto, l’estate attuale potrebbe essere giunta a una svolta, in senso instabile e fresco. Ovviamente, la stabilità atmosferica potrà sicuramente tornare nella terza decade di Agosto, ma la fase descritta nel presente editoriale favorirà il passaggio a una stagione più temperata, meno estrema e più soggetta a disturbi atlantici intermittenti.
Ciao ciao