05-03-2016 - Salve a tutti, editoriale serale questa volta mirato al breve e medio termine, per delineare con maggior dettaglio l’azione della saccatura a contributo artico che insisterà praticamente su tutte le nostre regioni fino a giovedì della settimana entrante. In particolare, per quanto riguarda il periodo tra le ore centrali di martedì e la mattinata di mercoledì, sussiste la probabilità di avere precipitazioni di una certa intensità nella pianura emiliana, parte della romagnola e, in manierra più attenuata, nel Piemonte meridionale e nel triveneto. Tali precipitazioni, in virtù della presenza di un afflusso freddo dai quadranti orientali (previsto) nella pianura Padana e di temperature piuttosto basse intorno 1400-1500 m di quota, potrebbero rivelarsi nevose fino a quote molto basse (200-300 m), localmente anche pianura nelle aree menzionate.
Andiamo per gradi, però; sull’Italia attualmente è presente diffusa instabilità al centrosud, in virtù dell’azione contemporanea di due linee d’instabilità (ved. editoriale). Contemporaneamente, dalla Francia occidentale, sta giungendo, nel Mediterraneo, un nuovo impulso perturbato meglio organizzato (in alto a sinistra in fig.1).
fig.1
L’impulso menzionato giungerà nella penisola italiana con un certo ritardo, dopo essere affondato quasi fino alle coste nordafricane algerine e in seguito, in seno all’ampia saccatura in azione nel Mediterraneo, essere risalito verso la Sardegna e golfo ligure. Ecco che, quindi, nella giornata di martedì, un sistema perturbato piuttosto intenso sarà in azione al centronord, con genesi di un minimo nel golfo ligure e presenza di una probabile occlusione nella pianura Padana sudoccidentale (fig.2).
fig.2
Ecco quindi, che le precipitazioni potranno risultare persistenti e di una certa intensità lungo i rilievi appenninici esposti alle correnti nordorientali al suolo, con temperature di -3–4° C a 850 hPa (1400 m), tra piacentino, parmense, modenese e, con precipitazioni meno intense, pavese, alessandrino e astigiano. Le nevicate in pianura in tali aree non saranno un’utopia. La carta delle precipitazioni previste coinvolge anche il triveneto, dove le nevicate si verificheranno a quote basse, difficilmente però in pianura ma soprattutto in prossimità della costa (fig.3).
fig.3
Ancora possibilità per le regioni del nord di verdere nevicate a quote molto basse quindi, dopo un inverno davvero avaro di soddisfazioni e resta sempre l’incognita dopo metà mese; ecco l’ultimo aggiornamento del modello europeo, chiara elevazione dell’anticiclone delle Azzorre e strutturazione dell’omega blocking (fig.4).
fig.4
Da non perdere i prossimi aggiornamenti
Ciao ciao