18-07-2015 - Salve a tutti; approfittiamo del giorno festivo per fare una breve chiacchierata in merito alla domanda che probabilmente molti si pongono in questo momento: quando finirà il caldo?? Intendendo per caldo temperature frequentemente superiori a 35° C nelle pianure italiane. Ancora oggi sono stati raggiunti i 40° a Foggia, 39° C a Taranto, in Ciociaria e in pianura Padana, 38 a Ferrara, 37 a Firenze, Roma, Terni ecc.. Si tratta di valori anomali, che se prolungati nel tempo sono indicativi di un’estate non propriamente mediterranea, quanto sahariana. Diciamo subito che una delle ragioni del persistere del caldo, come accennato in altre occasioni, risiede nella grande anomalia fredda delle temperature del mare in Atlantico (SSTA, fig.1).
fig.1
Dal confronto tra la distribuzione delle SSTA in Atlantico e la carta emisferica prevista per martedì dal modello americano emerge una notevole similitudine tra la collocazione della saccatura Artica e quella del lago freddo in Atlantico, con conseguente risalita a est del promontorio caldo africano (fig.2).
fig.2
Rompere un simile meccanismo, che si autoalimenta, con feedback positivo (più si raffredda l’Atlantico e più affonda la saccatura e/o viceversa) non è facile; tuttavia, i modelli continuano a proporre un cambio di rotta, letteralmente, per la traiettoria del getto polare in Atlantico dopo il 25, con torsione in senso antiorario della saccatura e genesi di un cavo d’onda più piccolo diretto proprio verso l’Italia. I modelli lo propongono in maniera più o meno marcata e persistente, ma lo evidenziano sempre.
Iniziamo dal vedere le emissioni più eclatanti, per chi desidera un cambio di circolazione, ecco la visione del modello europeo di ieri sera (fig.3).
fig.3
Saccatura davvero penetrante, seguito a ruota questa mattina da modello americano (fig.4).
fig.4
Secondo queste due emissioni, il passaggio perturbato intorno al 26 Luglio sarebbe marcato e diretto su tutte le regioni italiane, anche al sud Italia. Oggi tali modelli hanno corretto parzialmente il tiro, ecco la sequenza delle ultime emissioni (fig.4,5,6)
La linea nera indica il limite dei geopotenziali a 500 hPa (5500 m), riconducibile alla attività instabile del Vortice Polare e delle sue “emanazioni“.
Appare chiaro, dall’analisi delle carte esposte, come un affondo perturbato sia sempre presente, sebbene possa risultare molto “ammorbidito” in alcune emissioni. Per quanto riguarda il modello americano, anche gli spaghetti, ovvero l’elaborazioni delle varie perturbazioni dei dati negli ultimi, due run disponibili evidenziano l’avvento di un periodo più fresco piuttosto duraturo dopo il 26, chiaramente correlato alla saccatura mostrata nelle precedenti figure (fig.6,7)
Davvero interessante come la maggior parte delle perturbazioni di prova veda costantemente l’arrivo del fresco dopo il 26 (temperature a 850 hPa, 1500 m). Certamente non bisogna aspettarsi l’autunno (sempre fortunatamente), ma un periodo più vivibile, lo si ripete sempre. Inoltre, l’assetto delle SSTA in Atlantico potrebbe far tornare le avvezioni calde africane sopra le nostre teste in Agosto. Nonostante ciò, è lecito attendersi un cambio di cirzolazione della durata anche di alcuni giorni a fine mese e i dati finora esposti sembrerebbero confermarlo.
Ciao ciao