31-12-2014, ore 10:30 - Salve a tutti; risveglio bianco per molti regioni del centrosud questa mattina. La potente irruzione gelida ha rispecchiato esattamente il copione assegnato, rivelandosi come una delle più intense degli ultimi anni, facendo giungere un nocciolo gelido continentale in quota direttamente da bassopiano russo occidentale. Stamattina tutta l’area dello stretto di Messina, compresa Reggio Calabria (fig.1), si sono risvegliate sotto la neve, giunta fino alle spiagge, nevica anche a Palermo.
fig.1
La dorsale appenninica centromeridionale è stata soggetta ad autentiche bufere di neve, con temperature rigidissime e, a turno, tutte le città della costiera adriatica hanno sperimentato la neve nelle ultime 48 h, da Rimini fino a Brindisi. Ampi sconfinamenti nei settori interni del versante tirrenico, come in Ciociaria e nell’entroterra napoletano, proprio a causa dell’imponenza della colata e della contemporanea presenza di un nocciolo freddo in quota, che ha favorito la genesi di maggiore instabilità non legata esclusivamente a stau sui rilievi ma diffusa ovunque.
In questo momento, mentre si scrive, l’aria gelida è ancora ben presente nelle regioni centrali, con un nucleo caratterizzati da temperature fino a -13° C a 850 hPa (fig.2).
fig.2
Per questo motivo, è presente ancora diffusa instabilità lungo la dorsale appenninica e versante adriatico e, proseguendo verso sud, su tutta la Sicilia settentrionale (fig.3)
fig.3
Le temperature sono molto rigide ovunque nel territorio italiano, anche al nord, dove però il cielo è sereno, ecco il confronto tra quelle reali e quelle percepite (fig.4,5), valori “spaventosi” di windchill, come i -18° C di Campobasso (-8° C reali) .
fig. 4,5
Ed eccola, l’ormai famosa colata, visualizzata nelle temperature reali in sede europea, con la striscia blu che si protende dai Balcani, con temperature diffusamente tra i -10° e i -15° nelle pianure dell’est europeo (fig.6).
fig.6
Fino alle prime ore del pomeriggio l’evoluzione descritta resterà sostanzialmente immutata, con il blocco azzorriano che tenderà comunque a spingere verso sudest l’afflusso freddo, liberando gradualmente le regioni centrali. Dal tardo pomeriggio l’afflusso gelido continentale si attenuerà parecchio ovunque e, dove possibile, le temperature risaliranno (nel frattempo arriverà però la notte). I fenomeni tenderanno a concentrarsi quindi, nella notte di Capodanno, tra Sicilia, Calabria, specialmente ioniche, e basso adriatico, con piogge anche piuttosto intense e quota neve in rialzo fino a 700-800 m.
Fino ad allora però, tutte le regioni del centrosud dovranno fare i conti con un’altra giornata di gelo, ancora ben presente. Le nevicate continueranno lungo la dorale appenninica e in Adriatico, in graduale attenuazione, e il maltempo sarà sempre presente al sud, dove, ome accennato, peggiorerà nel resto della Calabria.
Sole e cieli limpidi nelle rimanenti regioni, con il nord e versante tirrenico che beneficeranno della presenza di una nottata di Capodanno serena ma glaciale, con attività all’aperto comunque rese difficili dalle temperature molto rigide.