23-11-2014 - Salve a tutti; appuntamento quotidiano con le tendenze di lungo termine, in cui alcune ipotesi a lungo paventate per la prima decade di Dicembre, iniziano a trovare una (timida) verifica nelle emissioni nei modelli.
Iniziamo con il medio termine comunque (per il breve c’è l’articolo in home); in merito all’andamento dell’evoluzione meteorologica per la fine del mese, sembra ad oggi prevalere l’ipotesi paventata ieri dal modello europeo; ovvero, grande difficoltà del flusso Atlantico a entrare deciso nel Mediterraneo e cut off della saccatura prevista per la fine del mese, piogge quindi irregolari, da definire nella distribuzione, inizialmente relegate al nordovest, dopo più sparse anche al centrosud. Maltempo comunque fortemente ridimensionato nel complesso, perlomeno inizialmente e temperature molto miti per il periodo nel Mediterraneo.
Fig.1
Ma è molto più interessante quanto ipotizzato stasera nelle emissioni pomeridiane (12 UTC) del modello americano e canadese per il lungo periodo, dopo i primi giorni di Dicembre. Per la prima volta anche il modello americano evidenzia, nelle carte di previsione, una chiara apertura dei geopotenziali nell’Artico a nord della scandinavia, con intrusione di una figura altopressoria polare e conseguente colata gelida nel bassopiano russo del lobo siberiano del Vortice Polare. Per chiarire di cosa si stia parlando analizziamo l’illustrazione della carta emisferica di Meteocièl prevista per il 7 Dicembre (fig.2).
Fig.2
Nella figura 2 è stata evidenziata la spinta dell’alta pressione europea che si porta in Artico e separa i lobi del VPT. Come riposta, al pari di un bilancino, si innesca una massiccia colata di aria gelida (in quota) dalla Siberia verso il bassopiano russo e l’est europeo.
Il fenomeno sarebbe di dimensioni cospicue, alla quota geopotenziale di 850 hPa (1400 m ca.) nella vicina Russia si arriverebbe addirittura a -28° C.
Lo stazionamento per alcuni giorni di una simile massa gelida è capace di abbassare la temperature al suolo, nella vicina Russia, intorno -30,-35° C. L’emissione descritta ovviamente serve da esempio per evidenziare come i modelli stiano virando nella previsione, siamo ancora molto lontani e la colata in esame non raggiunge l’Italia, ma la configurazione mostrata pone le premesse per un radicale cambio di circolazione in area Mediterranea nel mese di Dicembre.
Il run analizzato non è isolato comunque, il modello canadese da ieri pomeriggio evidenzia un andamento simile, un cui il punto cruciale, premesso in questa sede in molti editoriali, è l’apertura dei geopotenziali in Artico, ovvero l’aumento della pressione atmosferica nelle regioni polari e la risposta del movimento di masse gelide verso latitudini più temperate. Ecco il run parallelo americano e quello canadese.
Queste le ipotesi; da precisare comunque, che per molti giorni vedremo piogge intermittenti tipicamente autunnali e temperature miti nel Mediterraneo; quelli mostrati in precedenza sono i risvolti che l’evoluzione meteorologica nel comparto europeo potrebbe avere dopo i primi giorni di Dicembre.
Ciao ciao