11-01-2015 - Salve a tutti; rapido aggiornamento serale per evidenziare come l’ultimo run el modello americano (GFS 12), proponga esattamente la dinamica ipotizzata a scala emisferica, ma non ancora visibile, nei precedenti editoriali.
L’evoluzione proposta evidenzia una decisa bilobazione della struttura principale del VPT, caratterizzata attualmente da un asse maggiore oblungo. Tale bilobazione viene attuata ad opera dell’azione in artico delle due waves emisferiche, in particolare dall’anticiclone delle Azzorre, con successiva formazione di blocco scandinavo e colata artico continentale nel Mediterraneo. Andiamo per gradi comunque.
A inizio terza decade ancora il Vortice Polare appare compatto e sempre molto allungato lungo l’asse principale Labrador-Siberia Centrale (fg.1).
fig.1
Ma dopo pochi giorni, ecco che proprio al centro della struttura, in Atlantico settentrionale, l’anticiclone delle Azzorre esercita un forte spinta al fianco del VPT, completando in poco tempo una spettacolare bilobazione della struttura nei due lobi canadese e siberiano (fig.2).
fig.2
Ovviamente, per una tale evoluzione occorre sempre la collaborazione delle due onde, con quella aleutinica che spinge forte dall’altro lato dell’emisfero. La prosecuzione della colata siberiana è addirittura entusiasmante, il lobo asiatico si mette in marcia verso le Alpi, irrompendo già in parte nel Mediterraneo, lasciando presupporre un finale di stagione davvero da ricordare (fig.3).
fig.3
Ovviamente, vanno precisati alcuni aspetti per verificare la validità delle carte mostrate. In primo luogo l’evoluzione è lontanissima, andrà confermata, ma è davvero singolare e didattico che quanto ipotizzato nei precedenti due giorni in questa sede si sia già palesato esattamente nelle modalità descritte negli editoriali; in secondo luogo sarà sempre da monitorare la tenuta del blocco e la forza del blocco Atlantico al fine di mantenere separarati il contributo Atlantico da quello continentale.
Carte però da memorizzare, ecco il dettaglio per l’Europa con la colata gelida in marcia verso l’Italia e con il nucleo gelido di alimentazione direttamente correlato al lobo siberiano del VPT, il più freddo in assoluto (fig.4).
fig.4
Termiche gelide in arrivo anche nei bassi strati, come sempre accade con afflussi continentali; il grosso della colata è ancora a nord delle Alpi, ma tutto il settentrione sarebbe già con l’influsso gelido con tali carte (fig.5).
fig.5
Aggiornamenti confortanti quindi, ma andranno verificati nei prossimi giorni.
Ciao ciao