03-03-2017 - Salve a tutti, nuovo editoriale con nuove conferme in merito a una evoluzione sempre più dinamica per il mese di Marzo in corso, che si prepara a rispettare i suoi canoni usuali, generalmente composti da instabilità anche marcata e puntate fredde a tratti tipicamente invernali.
Tutto ciò sembra essere intravisto dai modelli odierni, dove all’attuale periodo variabile atlantico potrebbe sostituirsi uno maggiormente freddo e caratterizzato da accentuati scambi meridiani.
Iniziamo dal presente, dove un nuovo intenso peggioramento è alle porte nelle regioni del nord, in particolare nel golfo ligure.
fig.1
Nella giornata di Sabato il nuovo impulso perturbato atlantico potrebbe generare piogge piuttosto intense nel golfo ligure e nevicate copiose nelle Alpi centro occidentali al di sopra dei 1000 m.
fig.2
Ma il peggioramento in arrivo sembra essere solo l’inizio di una lunga fase perturbata per le regioni italiane e mediterranee. Appare sempre più definita infatti la tendenza in Atlantico alla spinta azzorriana verso nord e alla conseguente genesi di cavi d’onda del getto polare, correlati a instabilità e freddo, nelle regioni mediterranee.
fig.3
Ecco quindi lunedì sera giungere un nuovo impulso perturbato nelle nostre regioni, più freddo e maggiormente diretto verso il centrosud, con piogge, temporali e nevicate lungo la dorsale appenninica a quote intorno 800-1000 m, grazie all’aria fredda proveniente dall’Europa centrale.
A seguire, come già accennato in molti editoriali con largo anticipo, si potrebbe assistere a una esasperazione delle ondulazioni meridiane nel comparto europeo, con arrivo di un nucleo freddo, stavolta molto intenso, dalle regioni artiche diretto nell’Europa centrale e Mediterraneo, con temperature che potrebbero tornare su valori tipicamente invernali.
fig.4
Dalla figura 3 appare evidente la rinnovata tendenza dell’anticiclone delle Azzorre a puntare verso nord in Atlantico.
fig.5
La tendenza descritta sembra poter continuare a dominare la scena europea per tutta la seconda decade, quando le nevicate sui rilievi appenninici potrebbero giungere addirittura a quote collinari, cosa non non eccezionale nel mese di Marzo, ma sicuramente notevole nell’attuale mite contesto primaverile.
fig.6
Spingendo lo sguardo a fine corsa del modello americano, appare davvero reiterata la tendenza alla formazione di strutture di blocco in Atlantico, con un anticiclone delle Azzorre quanto mai vigoroso, capace di dirottare in sequenza nuclei freddi artici verso la penisola italiana.
fig.7
Insomma la tendenza descritta sembra avere concrete possibilità di realizzazione al momento, riportando le regioni italiane in un clima più simile all’inverno che alle attuali giornate primaverili.
Ciao ciao