26-11-2014 - Salve a tutti; proseguiamo la nostra discussione pomeridiana sui modelli, cercando di individuare le tendenze per il lungo termine. Le discussioni riportate in questi articoli, va precisato, sono basate su un attenta analisi del modelli, di tutti quelli disponibili in rete per i meteo appassionati ma, allo stesso tempo, non pretendono di formulare previsioni apocalittiche e/o sensazionalistiche a tutti i costi, ne tantomeno di sostituirsi agli organi ufficiali competenti. Si tratta di andare spesso a fondo nella previsione, azzardando un pò magari nell’analisi di carte a lungo termine, ma si tratta pur sempre di discussioni tra persone che amano la meteorologia e che spesso amano commentare le carte anche solo per il gusto di farlo, cercando comunque di essere quanto più possibile corretti nella previsione, sempre ipotetica oltre i 4-5 giorni (si parla di tendenze infatti).
Veniamo a fatti più concreti; la prima carta della serata è in realtà molto attendibile, a “sole” 96 h, ma deve essere riportata in quanto si va profilando un’evoluzione davvero preoccupante ero alcune regioni italiane (ved. editoriale medio termine per i dettagli). Un intenso e ampio vortice depressionario muoverà verso le regioni italiane dalla Spagna nella giornata di domenica, apportando un’altrettanto intensa e duratura fase di maltempo su tutto il Tirreno e il nord Italia. Evoluzione da monitorare attentamente.
La carta evidenziata, oltre a essere importante per la gravità della evoluzione mostrata, rappresenta anche il punto di partenza per la definizione del tempo di Dicembre; permane, infatti, la possibilità di una successiva alimentazione fredda continentale del vortice, come mostrato oggi sia dal modello americano, sia da quello europeo. Pertanto, sebbene non con le stesse modalità dell’emissione di qualche giorno di quello europeo, la possibilità che nel settore alpino affluisca aria fredda dall’Europa orientale nella giornata di lunedì è elevata (fig. 2 e 3), con genesi di nevicate sparse a quote collinari, più diffuse al nordest.
(Fig. 2 e 3)
I dettagli in merito a tale evoluzione verranno approfonditi nei giorni successivi. Risulta però interessante il quadro a scala emisferica riportato in fig.2. Infatti, un paio di emissioni del modello americano mostrano la quasi bilobazione del VPT per i primi di Dicembre, prima di u nuovo riaccorpamento. Tale azione consente comunque la partenza di un’imponente colata gelida dal bassopiano russo, che nel run 00 UTC, del mattino, raggiunge in pieno l’Italia, perlomeno con l’afflusso gelido, meno con i fenomeni, carte da conservare (fig.4 e 5).
Tale evoluzione, che apporterebbe nevicate al livello del mare nel medio basso Adriatico, appare alquanto altalenante in sede previsionale, anche a guardare gli spaghetti, ma andrà monitorata.
Sebbene piuttosto lontana nel tempo, resta la possibilità che nel lungo termine, nel periodo dell’Immacolata o immediatamente successivo, il VPT subisca un ulteriore sbilanciamento, con possibile genesi di una colata Artica, anche cospicua. Nelle successive emissioni si saranno numerosissimi ritrattamenti ovviamente; tuttavia, per intenderci, ecco il tipo di saccatura visibile nel modello americano per il periodo menzionato.
Fig.6
Con questo tipo di peggioramenti (fig.6) si hanno in genere nevicate a quote basse al nord e a quote medie al centro, più caldo al sud; occorrerà monitorare il comportamento del VPT, che nelle varie emissioni alterna fasi in cui viene mostrato molto “chiuso”, senza ondulazioni come quella in fig.6., ad altre in cui, appunto, evidenzia la possibilità di intensi peggioramenti freddi nel Mediterraneo.
Chiudiamo il nostro editoriale sognando (per i freddofili) a occhi aperti; come sempre ci sono delle perturbazioni dell’emisisone ufficiale, che la teoria del caos ci consente di ammirare, in cui l’Italia è sotto scacco per il gelo, ecco la carta della giornata, perturbazione n.1 del run 00 americano. Tutto il centronord sotto la neve, anche abbondante.
Carta purtroppo molto improbabile, ma meglio averne di queste variabili, indicano comunque un’evoluzione nel modello.
Ciao ciao