22-08-2015 – Salve a tutti e ben ritrovati dopo un breve periodo di vacanza, sia dal lavoro (vero), sia da alcuni passioni che, sebbene viscerali, necessitano di seppur brevi pause di riposo.
Per iniziare la nostra lunga chiacchierata, diciamo subito che è davvero sorprendente la validità previsionale dimostrata dai modelli e illustrata nell’ultimo editoriale, datato 11 Agosto. In tale articolo, si era ampiamente discusso in merito alla formazione di un blocco altopressorio nel settore scandinavo, responsabile della deviazione del flusso Atlantico verso latitudini mediterranee. Ebbene, l’assetto barico descritto è tuttora in azione nel comparto europeo. Ecco l’immagine di questa mattina, dove si evince come il flusso atlantico sia in parte deviato verso latitudini artiche, mentre a latitudini inferiori al 50° parallelo in Europa sia sostanzialmente presente una blanda struttura depressionaria, separata dal flusso atlantico da un diaframma altopressorio (fig.1).
fig.1
La goccia fredda presente nell’Europa centrorientale rappresenta il residuo del peggioramento che ha interessato anche la penisola italiane a cavallo di ferragosto e riesce ancora ad influenzare con leggera instabilità pomeridiana la dorsale appenninica centromeridionale (fig.2).
fig.2
Dalla fig.2 si vede bene come da ovest le perturbazioni atlantiche tendano a entrare nel continente europeo dal golfo di Biscaglia, dirette verso il Mediterraneo. Tale manovra riuscirà solo in parte e, nei prossimi giorni, solo il nord verrà raggiunto da una nuova perturbazione atlantica, mentre al centrosud inizierà una lenta rimonta calda a contributo africano (fig.3).
fig.3
La depressione islandese, ben visibile in fig.3, non riuscirà infatti ad avanzare maggiormente nel continente europeo, ostacolata dal poderoso blocco orientale e inizierà a ruotare sul proprio asse, assumendo una disposizione maggiormente favorevole alla formazione di un ampio promontorio altopressorio africano nel mediterraneo centrale (fig.4).
fig.4
A quel punto, negli ultimi giorni del mese, le temperature aumenteranno considerevolmente su tutta la penisola, in particolare nel nord Italia, collocato proprio nei pressi del centro motore della nuova figura altopressoria, come ben visibile dalla carta delle correnti a getto (9000 m, fig.4).
fig.4
Le temperature non raggiungeranno comunque i valori patiti in Luglio nella pianura Padana, ma i 30° C verranno superati nuovamente in molte città con punte occasionali di 33-34° C.
Quanto durerà la nuova fase calda, ormai molto probabile?? Non molto a giudicare dagli ultimi aggiornamenti dei modelli, in particolare da quello americano. Dalla carta emisferica appare evidente infatti come la saccatura a ovest dell’Italia, responsabile del ritorno del caldo, costituisca un appendice non particolarmente approfondita del Vortice Polare (fig.5).
fig.5
Proprio tale aspetto, ovvero l’assenza di una esasperazione della lunghezza dell’onda di Rossby lungo i meridiani, consentirà un più rapido decorso della stessa verso est, ovvero verso il Mediterraneo (ricordiamo che minore è l’elongazione dell’onda lungo i meridiani, maggiore è la velocità di traslazione de proprio asse). A conferma di ciò, ecco che il modello americano ai primi di Settembre colloca la saccatura Atlantica alle porte dell’Italia, con genesi di un intenso peggioramento a partire da ovest nelle regioni italiane (fig.6).
fig.6
Ecco la traslazione dell’onda ben inquadrata dalla carta delle correnti a getto, che ne ipotizza un indebolimento ma al tempo stesso una rapida traslazione verso le nostre regioni (fig.7).
fig.7
In tale frangente il tempo potrebbe peggiorare vistosamente nelle regioni occidentali italiane, con il maltempo in trasferimento da ovest verso est; ecco l’analisi a scala emisferica prevista dal modello americano per il 3 Settembre, saccatura centrata sull’Italia, con freddo e instabilità diffusi su tutte le regioni (fig.8).
fig.8
Si è nominata la parola freddo e non fresco e non sembra un azzardo; l’avvezione fredda prevista dal modello americano non sarebbe da poco se si verificasse, l’aria fredda giungerebbe infatti direttamente dall’Artico russo, con la +5 a 850 hPa adagiata sulle Alpi (fig.9).
fig.9
Si tratta di una manovra molto importante, in quanto indicherebbe un primo raffreddamento dei settori continentali al di sopra del 50° parallelo, raffreddamento che risulterebbe abbastanza definitivo, nel senso che le pianure a nord di Mosca, ad esempio, non avrebbero più il dovuto apporto di illuminazione solare necessario al ritorno del caldo.
Sorprendente anche il finale dell’emissione americana; saccatura con assetto antizonale coricata dalla Russia verso il Mediterraneo, un inizio di Settembre davvero fresco si prospetterebbe in tal caso (fig.10).
Quanto sono affidabili gli step previsionali discussi?? Diciamo subito che il graduale rialzo termico è ormai molto probabile nel Mediterraneo, senza soluzione di continuità prima la centrosud, poi al nord fino alla fine del mese di Agosto, con parentesi localmente molto calda al nord.
Per quanto riguarda la fase successiva, con avvento si una saccatura meridiana sull’Italia e notevole abbassamento delle temperature, può essere considerata una evoluzione credibile; occorrerà verificarne l’intensità e la durata, ma la tralsazione dell’ondulazione di Rossby verso il Mediterraneo rappresenta una dinamica assolutamente in linea con il rafforzamento del Vortice Polare e la conseguente accelerazione del getto polare verso l’Europa, con termine della fase di stallo estiva della saccatura in Atlantico e l’arrivo di un peggioramento di stampo maggiormente autunnale.
Ciao ciao