10-10-2014, ore 17:30 - Salve a tutti, prima attenuazione di una certa durata dei fenomeni lungo la costa del genovese, mentre all’interno piove ancora forte e qualche nube si addensa più a ovest, esattamente come previsto nel precedente editoriale delle ore 13:00.
Come si vede dall’immagine satellitare, non è più presente la flanking line alimentatrice nel golfo di Genova, ma forti precipitazioni sono tuttavia ancora in atto all’interno della valle del Bisagno, il radar lo testimonia bene.
In sostanza, la valle del Bisagno si è dimostrata essere il vero epicentro delle precipitazioni (anche tuttora), molto localizzate e molto violente. A est e a ovest di tale bacino le cumulate sono state notevolmente inferiori. come spesso accade nell’area urbana di Genova; di seguito viene fornita una breve analisi dell’accaduto con le prime considerazioni.
Ecco una restituzione grafica dell’area di Genova, è stato evidenziato, in maniera approssimativa, il basso corso del bacino idrografico del fiume Bisagno, che attraversa proprio il centro della città.
Come si vede dalla figura, le precipitazioni tendono ad aumentare procedendo dalla costa verso l’interno, secondo una direttrice ortogonale alla linea di costa; il picco massimo di precipitazioni cumulate viene raggiunto in località Geirato (58 m s.l.m.), con lo spaventoso valore, alle 15:05 odierne, di 570 mm da inizio evento (36 h). Procedendo verso l’interno e al contorno di tale settore le precipitazioni diminuiscono.
Ecco riportati i grafici con i valori cumulati e gli istogrammi orari.
GEIRATO
CRETO
CENTRO FUNZIONALE
Dalla distribuzione temporale delle precipitazioni si evince molto bene quale sia stata la dinamica dell’alluvione e quali danni abbia prodotto. Il punto di crisi dell’evento risulta essere, infatti, il violentissimo temporale avvenuto tra le 20:00 e le 22:00 della sera di giovedì 9. Geirato infatti, presenta l’incredibile valore di 135 mm/h tra le 20:00 e le 21:00 e di 185 mm tra le 21:00 e le 22:00.
Una tale quantità d’acqua, caduta in così breve tempo, si è riversata nell’alveo del torrente Bisagno a monte, mentre contemporaneamente infuriava il nubifragio anche lungo la costa, con precipitazioni quindi distribuite lungo tutto il corso del fiume. In tale contesto, già molto grave, la cementificazione di tutte le aste fluviali affluenti, oltre a quella del Bisagno stesso ha fatto il resto, incanalando l’enorme quantità d’acqua in scatole di cemento, costretta quindi a tracimare nelle strade per mancanza di sfoghi naturali.
L’esempio di tale dinamica è lampante nello spaventoso video di Maria Principalli, che ha fatto il giro del web.
Evidente in questi video l’impossibilità del corso d’acqua di poter distribuire l’enorme quantità d’acqua lungo un alveo naturale, dimensionato per simili eventi di piena.
In sostanza, l’evento in atto è sicuramente eccezionale per intensità e durata, sebbene Genova non sia nuova a tali peggioramenti (ricordiamo 8 Ottobre 1970), ma il contributo antropico è stato sicuramente determinante nel far capitolare la città, con la tracimazione di corsi d’acqua a cui è stato impedito il naturale deflusso.
Al prossimo aggiornamento.