06-12-2014 - Salve a tutti; tempo instabile su alcune regioni Italiane questa mattina, ma senza fenomeni di particolare rilievo al momento. Per il dettaglio del week-end è possibile consultare l’editoriale in home, in questa sede viene fornito qualche dettaglio in merito al passaggio perturbato previsto in molte regioni italiane tra la sera dell’Immacolata e il martedì successivo, con uno sguardo nel medio termine con il successivo peggioramento.
Prende corpo infatti, per la notte tra lunedì e martedì, l’ipotesi della genesi di nevicate a bassa quota nell’appennino emiliano-romagnolo e Marche settentrionali, con possibili sconfinamenti al pavese a basso Piemonte verso ovest.
Ecco la dinamica prevista dai modelli; la precedente depressione, ora in azione nel Mediterraneo, funge da “attrattore” per a nuova saccatura, che possiede una componente molto più meridiana, aggirando le Alpi in prevalenza dalla valle del Rodano (al suolo) e in parte minoritaria dalla porta della Bora, in Adriatico.
Il dettaglio delle carte di Meteocièl evidenzia bene la distribuzione delle correnti al suolo per le prime ore di martedì; il minimo in formazione sottovento alle Alpi è alimentato sia da aria fredda che, impetuosa, sfocia dalla valle del Rodano, sia da una componente continentale proveniente dai Balcani.
Quest’ultima componente balcanica potrebbe rivestire una notevole importanza nell’innesco di nevicate di una certa intensità su tutto l’arco appennino settentrionale, nei versanti esposti a nord, tra la notte di lunedì e la mattina di martedì. Nevicate a bassa quota (400-500 m, localmente più in basso), potrebbero interessare tutto il settore che dal cuneese procede verso est nell’oltrepò pavese, appennino emiliano, romagnolo e pesarese nel periodo menzionato.
Dall’equilibro delle due componenti (Rodano-bora) e, in sostanza dal dettaglio della traiettoria seguita da nocciolo freddo scaturiranno eventuali modifiche rispetto ala previsione descritta, ancora passibile di cambiamenti. I modello americano, al momento, evidenzia la possibilità di precipitazioni abbastanza continue nelle aree menzionate per la mattinata di martedì, in particolare nell’Appennino emiliano.romagnolo, dove qualche sorpresa nevosa potrebbe interessare le basse colline del bolognese.
Molto più incerta appare la previsione per il successivo impulso perturbato, previsto per il week-end del 13-14 Dicembre; molto più a occidente (west shift) al momento è infatti previsto l’affondo perturbato della saccatura Atlantica. Meno freddo quindi, ma più neve sulle Alpi a quote medie con questa previsione. Si nota anche, comunque, come il Vortice Polare sia visto piuttosto compatto e, quindi, come l’avvezione fredda non possa essere massiccia con una tale confiurazione a scala emisferica.
Ciao ciao