27-10-2017 - Salve a tutti; eccoci di nuovo insieme a discutere l’evoluzione meteorologica dei prossimi giorni, con uno sguardo al lungo termine, come consuetudine del sito, ricordando sempre che si tratta di tendenze intraviste dai modelli passibili di modifiche, talvolta sostanziali. L’obiettivo della rubrica è, però, quello di rendere fruibile a tutti gli appassionati l’analisi dei modelli anche nel lungo termine, per consentire a ciascuno di provare a formulare ipotesi su quello che potrà accadere.
Iniziamo dall’immagine satellitare odierna; una perturbazione atlantica sta attraversando l’arco alpino che, in virtù della traiettoria meridiana, sortirà scarsi effetti, in particolare al nord ovest, ancora una volta, dove i venti di phoen hanno innalzato le temperature oltre i 20° C tra Lombardia e Piemonte (fig.1)
fig.1
Alzando lo sguardo in fig.1 è però ben visibile il cospicuo afflusso freddo che segue la prima perturbazione di un lungo treno di onde atlantiche, la cui direttrice non sarà però il Mediterraneo, quanto l’Europa centro orientale.
A seguire infatti, sempre in fig.1, è visibile un altro impulso perturbato, molto intenso, associato a un profondo e vasto nucleo depressionario, capace di generare maltempo e nevicate anche in pianura tra Scandinavia, bassopiano germanico orientale, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria e Romania (fig.2).
fig.2
Il Vortice Polare si anima quindi, ma non siamo sulla direttrice giusta e la siccità per la prossima settimana di aggraverà ulteriormente, soprattutto nelle regioni occidentali.
Ci sono segnali positivi per una cambio generale degli assetti presenti??
Diciamo subito che il VP esaspererà l’allungamento lungo un asse a noi non favorevole, in un primo tempo, andando a portare le prime ondate gelide nel nord america e rafforzando il freddo, già notevole, esistente nel bassopiano russo siberiano che, come spesso accade negli ultimi anni, sta sperimentando autunni molto freddi e un innevamento superiore alla media (fig.3)
fig.3
Ma proprio tale allungamento lungo un asse preferenziale potrebbe essere la chiave di lettura per avere una modifica degli assetti generali, con le due onde oceaniche che potrebbero erodere ai fianchi la struttura, inviando cellule altopressorie in Artico, deviando quindi il flusso atlantico verso le regioni mediterranee nella prima decade di Novembre (fig.4).
fig.4
C’è molta strada da fare, la stagione parte ancora in salita e, soprattutto, molto secca, ma qualche movimento si nota anche in stratosfera, con il VPS ora ben formato già passibile di bilobazione (fig.5).
fig.5
La stagione è appena iniziata quindi, non siamo nulla per scontato
Ciao ciao