25-03-2017 – Salve a tutti, una calda giornata primaverile abbraccia in questo momento quasi tutte le regioni italiane, con temperature in molte regioni, soprattutto quelle centrali, già >20° C.
fig.1
Permangono valori più bassi ai due estremi della penisola, per motivazioni diverse, con il nord ovest che vede comunque una netta attenuazione della nuvolosità presente negli ultimi due giorni (fig.2).
fig.2
Dall’animazione satellitare appare molto chiara la presenza di due figure bariche contrapposte, rappresentate dalla depressione centrata sulla penisola iberica e dalla intensa discesa fredda di origine artica in atto nell’est europeo.
Ecco l’attuale configurazione barica a scala emisferica a riguardo (fig.3).
fig.3
Nelle prossime 48 h la depressione sulla Spagna (goccia fredda) sarà soggetta a un lento moto retrogrado verso ovest, mentre l’aria fredda ora nel bassopiano russo si muoverà rapidamente verso le regioni adriatiche, che verranno però solo sfiorate, come spesso capita, dall’affusso freddo (fig.4).
fig.4
Il grosso del freddo infatti, come si evince dalla fig.4, resterà confinato nei Balcani e ancor più est; tuttavia, il contrasto termico rispetto alla attuali temperature sarà ugualmente evidente e, pertanto, rovesci e occasionali temporali, in scivolamento lungo il versante adriatico e successivo trasferimento verso l’estremo sud, potranno aver luogo nella giornata di lunedì.
Non si tratterà di alcuna irruzione fredda di rilievo, come annunciato in altre sedi, ma tuttavia una rapida rinfrescata potrà aver luogo al centrosud, soprattutto versante adriatico.
Come mai non sono presenti affondi perturbati di una certa rilevanza nel territorio italiano??
La ragione risiede sempre nella costante compattezza del Vortice Polare, poco propenso al rilascio di nuclei freddi dalle regioni polari e, pertanto, ogni peggioramento che inizia ad aver luogo nel Mediterraneo, viene subito “isolato” e “tagliato” fuori dal flusso perturbato atlantico, con il getto polare, linea di demarcazione con il l’alimentazione fredda polare, che tende a risalire subito di latitudine (fig.5).
fig.5
In fig.5 viene segnalato il possibile peggioramento previsto dal modello europeo per gli inizi di Aprile. Come tutti i peggioramenti degli ultimi due mesi, anche per tale affondo perturbato è previsto l’isolamento di una goccia fredda nelle regioni meridionali e il nuovo avvento di una figura altopressoria nelle regioni settentrionali, con prosecuzione (ripresa al nordovest) del lungo periodo siccitoso, interrotto solo al nordovest in questi giorni.
fig.6
Insomma, il trend visto negli ultimi due mesi non cambia: peggioramenti passeggeri diretti in prevalenza verso adriatiche e sud e nuovo periodo secco e spesso sopra media al nord e Tirreno.
Verificheremo se saranno possibili modifiche alla tendenza descritta.
Ciao ciao
Salve, grazie dell’editoriale. Io sono un appassionato e da tanto tempo mi chiedo cosa accadrebbe se al posto del vp si instaurasse un anticiclone termico polare. Grazie
Ciao, adesso è un po’ tardi, tra poco alle quote stratosferiche si instaurerà, da prassi, un anticiclone polare, ma senza grandi effetti. In inverno la cosa avrebbe generato possibili irruzioni fredde alle medie latitudini, compreso il Mediterraneo