19-03-2015 - Salve a tutti, ampie schiarite sono presenti oggi lungo la penisola italiana, specialmente al centronord, per una pausa soleggiata ormai dal sapore primaverile (fig.1).
fig.1
L’evoluzione meteorologica nel Mediterraneo risulterò però alquanto complessa nei prossimi giorni nel Mediterraneo, a causa della presenza di più figure bariche, ora al contorno della penisola italiana, che si incontreranno proprio nei cieli italiani nel week-end.
Nel dettaglio, sono presenti due gocce fredde cariche di instabilità ai due lati, occidentale e orientale dell’Italia. Entrambe le figure bariche verranno raggiunte, nelle prossime 48 h, da una colata di aria fredda artica, che vivacizzerà il tempo nel Mediterraneo occidentale, generando piogge diffuse e un rinforzo generale dei venti tra sabato e domenica su tutta Italia (fig.2).
fig.2
Dalla fig.2 si evince quanto siano complessi i movimenti previsti nell’area europea in questi giorni. Quello che a noi interessa maggiormente è rappresentato dalle due frecce indicanti la convergenza di masse d’aria a diversa estrazione dirette a ovest dell’Italia, provenienti sia dalla Spagna (traslazione verso est della falla iberico-marocchina, ovvero della goccia fredda stazionante tra penisola iberica e Marocco) e sia dal nord Europa, con una perturbazione Atlantica sulla scandinavia in discesa verso il Mediterraneo.
Il risultato di tali movimenti nell’area italia sarà la nascita di una depressione a ovest della Sardegna nella mattinata di domenica, responsabile di un peggioramento piuttosto intenso, che già nella giornata di sabato interesserà tutte le regioni occidentali della penisola, a iniziare dal nordovest (fig.3)
fig.3
Il peggioramento, nella giornata di domenica, si estenderà nelle rimanenti regioni, con presenza di una pronunciata saccatura sull’Italia, con innesco di correnti sciroccali piuttosto forti sulla penisola (fig.4).
fig.4
fig.3
Dalla fig.3 si evince però come la saccatura tenda a essere tagliata dalla rimonta azzorriana, isolando ancora una volta la falla iberico marocchina nella sua sede naturale, a causa del peculiare assetto e della forza del Vortice Polare (ved. editoriale di ieri).
Da sottolineare come la figura depressionaria sulla Spagna, proprio per la distribuzione delle figure bariche a scala emisferica (VPT forte e rimonta azzorriana a nord delle Alpi) sia molto dura a morire, risultando presente come ansa depressionaria del getto polare anche in alta troposfera ed essendo, appunto, ben nota in letteratura, per tali caratteristiche, come “falla iberico-marocchina” (fig.5)
fig.5
Come una palla legata a un’elastico, la goccia fredda si allunga verso il Mediterraneo ogni volta che il VPT lascia “spillare” una saccatura dallo sbarramento azzorriano, da cui viene richiamata, per poi tornare a collocarsi nella sua posizione originaria una volta che il cut-off della saccatura nella media troposfera si concretizza.
Per intenderci, ecco il secondo affondo dal nordatlantico dopo un paio di giorni, stessa dinamica, con piccole differenze, con la struttura depressionaria che nell’ultima emissione del modello americano fa molta resistenza al richiamo della saccatura, m che di fatto diventa un’unica struttura con essa (fig.5).
fig.5
In ogni caso, ecco che a metà della prossima settimana si andrà quasi certamente incontro a un secondo peggioramento di stampo nordatlantico, con piogge e rovesci diffusi che dovrebbero privilegiare maggiormente il centrosud (fig.6).
fig.6
In tale evoluzione, spicca ancora una volta la forza straripante del VPT che, per adesso, nonostante segnali confortanti dalla stratosfera, non accenna a diminuire di potenza, influenzando tutte le dinamiche meteorologiche a scala emisferica.
Ciao ciao
Ciao ciao