21-10-2017 - Salve a tutti; aggiornamento del week-end, in un contesto meteorologico europeo che sembra potersi finalmente animare dopo un mese di Ottobre alquanto monotono, caldo e siccitoso.
Una nuova perturbazione si sta infatti addossando all’arco alpino, seguita da un’ampia struttura depressionaria e da aria fredda atlantica (fig.1).
fig.1
L’impianto della struttura è molto intenso e approfondito, ma anche questo peggioramento tenderà a scivolare verso sudest, isolando una goccia fredda in approfondimento lungo l’Adriatico, con fenomeni più sparsi nelle tirreniche e al nordest, quasi assenti al nord ovest, ma con piogge nel levante ligure nella giornata di Domenica e rovesci più diffusi in Adriatico e al sud tra Domenica sera e Lunedì
PIOGGE DOMENICA
PIOGGE LUNEDI’
Ancora un trend sfavorevole alle piogge per le regioni regioni occidentali quindi??
Inizialmente si, ma le emissioni odierne dei modelli, in particolare di quello americano, evidenziano come una graduale modifica negli assetti barici tra vicino atlantico e continente europeo sia possibile.
Un secondo impulso perturbato, correlato a una nuova ampia depressione atlantica, dovrebbe farsi strada da nord nel Mediterraneo negli ultimi giorni del mese infatti, ancora con una direttrice abbastanza orientale rispetto ai nostri mari, ma con una maggiore incisività per le regioni italiane e per il Mediterraneo centrale.
fig.2
In buona sostanza, dalle carte in esame si evince comunque, finalmente, una lenta erosione del tenace promontorio anticiclonico centrato spesso sulla penisola iberica e molto invasivo per le nostre regioni, che dovrebbe gradualmente recedere in Atlantico, lasciando spazio all’affondo di saccature atlantiche nel Mediterraneo.
Addirittura spettacolare, a scala emisferica, quanto ora descritto visualizzato nella emissione mattutina del modello americano, con una trilobazione del Vortice Polare e un potente nucleo depressionario che si colloca in Europa primi d Novembre e relativo carico di freddo e maltempo pronto a invadere il Mediterraneo (fig.3).
fig.3
Da notare come in fig.3 sia presente la tanto auspicata inversione dei ruoli nelle figure bariche nel nostro settore di emisfero, con una robusta alta pressione in Atlantico e una profonda bassa pressione nel continente europeo (fase EA -).
Una volta impostato, l’assetto descritto potrebbe aprire la strada ad altri nuclei perturbati dall’Europa settentrionale, questa volta maggiormente diretti verso il Mediterraneo centrale con traiettoria più occidentale, come confermato dal modello americano (fig.4).
fig.4
Insomma, se confermate tali previsioni potremmo davvero dire “si cambia musica”, ma si tratta di previsioni che necessitano di numerose conferme.
fig.5
Ciao ciao