12-07-2015 - Salve ragazzi, eccoci di nuovo in una calda domenica a commentare le carte, per i vacanzieri e per quelli che restano in città a combattere contro il caldo. Sarà una dura battaglia nei prossimi giorni, l’ondata di caldo prende sempre più corpo nelle sue dimensioni, che appaiono ampie e durature nel tempo. Ecco la situazione odierna nello scacchiere europeo, cieli sereni nelle penisola italiana e caldo in aumento, sotto la spalla di un anticiclone ibrido azzorriano-africano (almeno per ora, fig.1).
fig.1
A latitudini mediterranee è ben evidente in fig.1 la cupola anticiclonica di natura ibrida (contributo azzorriano al suolo, africano in quota) che protegge le nostre regioni dall’arrivo degli impulsi atlantici; tale aspetto è ancora meglio visibile nell’immagine dinamica, dove si evince come il flusso atlantico transiti ben oltre le latitudini alpine, diretto verso l’Europa orientale (fig.2).
fig.2
Nella fig.3, di seguito riportata, vengono evidenziati i distinti contributi della struttura altopressoria. Sia quello maggiormente zonale, azzorriano, diretto lungo i paralleli nei bassi strati, sia quello in quota, con la cupola africana già ben visibile nei suoi contorni nella previsione di domani del modello americano. Eccoli tracciati entrambi, nella ormai classica elaborazione di questo sito (diffidate dalle imitazioni purtroppo presenti in rete, fig.3).
fig.3
Sulla base di tali assunzioni è facile capire perchè faccia già abbastanza caldo, ma soprattutto perchè ne farà ancora di più nei prossimi giorni, quando una pesante ondata di caldo sembra dover arrivare su tutte le nostre regioni, questa volta, per tutta la prossima settimana. In fig.3 è stato già indicata, infatti, la torsione in senso orario che la cupola anticiclonica africana dovrebbe attuare nei prossimi giorni, facendo sempre perno sull’Africa occidentale, giungendo quindi sopra le nostre teste per metà della settimana entrante (fig.4).
fig.4
La fig.4, presa questa volta dal modello europeo, evidenzia alcuni aspetti ormai ricorrenti dell’evoluzione del tempo di questa stagione, ma anche dell’ultimo ventennio dell’estati mediterranee. Appaiono evidenti, infatti, le differenze con la fig.3, mostrata in precedenza, sulla base dei seguenti aspetti:
1) L’anticiclone delle Azzorre è praticamente scomparso dal Mediterraneo, ritirato in Atlantico.
2) Il cavo d’onda del getto, sempre in Atlantico, ha ormai “scavato” un solco tra le due figure altopressorie (azzorriana e africana), separandole.
3) La cupola africana ha avuto strada libera per invadere tutto il Mediterraneo centrale, lo si evince anche dalla carta delle correnti a getto, dove questa fase potrebbe attuarsi in sole 48 h a partire da ora (fig.5)
fig.5
Le conseguenze delle dinamiche descritte possono signigicare una sola cosa, caldo intenso su tutte le regioni italiane, in aumento durante il corso della settimana entrante; ecco la carta prevista dal modello europeo tra venerdì e sabato, l’isoterma +20° C abbraccia tutta la penisola, con temperature che in molte località interne del centrosud, ma localmente anche al nord potrebbero sfiorare i 40° C (fig.6).
fig.6
Estate senza speranza al momento quindi?? Non proprio, anche se le strade previsionali a questo punto si dividono. L’ipotesi del modello europeo, se confermata, vede una reiterazione delle ondate calde, con continui affondi del getto a ovest dell’Europa e nuova recrudescenza del caldo a inizio terza decade, questa volta davvero preoccupante (fig.6).
fig.6
Nella carta di previsione odierna per la sera del 21 Luglio, infatti, un’immensa cupola africana si è attestata nel Mediterraneo, con valori fino a +24° C a 850 hPa (1500 m) sull’Italia, ovvero valori che potrebbero sfondare il muro dei 40° C al suolo nelle pianure interne del centrosud, al termine di una lunga estenuante maratona del caldo. Carta allarmante in effetti.
C’è ancora speranza?? Il modello americano continua, tenace, a proporre l’arrivo di una saccatura Atlantica piuttosto pronunciata a partire da inizio terza decade, in netto contrasto con l’infernale previsione europea (fig.7).
fig.7
Cosi come descritto da molti giorni dal modello americano, il peggioramento visualizzato in fig.7 apporterebbe violenti temporali nelle regioni settentrionali e un brusco abbassamento delle temperature al centronord. Particolaremente significativo quanto previsto per il nord Italia, ecco gli spaghetti per la città di Verona, con netta inversione di tendenza dopo il 20 e con instabilità e temperature addirittura sottomedia in alcuni casi (fig.8).
fig.8
Chi avrà ragione?? Occorre sempre precisare, quando si parla del possibile avvento di un’ondata di caldo nel Mediterraneo, che la vicinanza del continente africano alle nostre regioni rende molto semplice e lineare, in estate, l’evoluzione proposta dal modello europeo (la strada più facile è spesso quella più probabile in natura). Tuttavia, la tesi americana è da molti giorni che viene proposta con insistenza in numerose emissioni e, quindi, occorrerà verificare con attenzione la congruenza previsionale nei prossimi aggiornamenti. Intanto, massima attenzione al caldo previsto nelle giornate a seguire; l’ondata in arrivo potrebbe rivelarsi davvero intensa, sia per i valori raggiunti e sia per la durata della stessa e le situazioni di disagio e di rischio per la popolazione, soprattutto nelle grandi città, da sud a nord, potrebbero rappresentare un serio problema.
Ciao ciao