06-02-2012 – Salve a tutti, rapido aggiornamento serale, per verificare l’evoluzione attualmente presentata dai modelli.
Intenso vortice depressionario presente nelle regioni peninsulari italiane, generato da un nucleo di aria fredda atlantica entrato dalla porta del Rodano in nottata.
fig.1
Splendida l’immagine del pomeriggio nel comparto europeo; ben visibile il vortice nelle regioni italiane, con l’impetuoso maestrale in azione nelle coste occidentali della Sardegna, visibile dalle nubi generate dalla turbolenza delle intense correnti nordoccidentali in entrata nel Mediterraneo centrale (fig.2).
fig.2
Dalle fig.1 e 2 si vede bene un secondo impulso perturbato, pronto a seguire il primo ora in azione nelle nostre regioni.
La strada degli impulsi atlantici resta sempre la stessa infatti, con il canale perturbato dalla Francia diretto verso il Mediterraneo a causa della presenza del possente blocco anticiclonico presente sulla Scandinavia.
Tale dinamica condurrà all’arrivo della seconda perturbazione entro mercoledì, con traiettoria inizialmente molto simile alla precedente (fig.3).
fig.3
Dalla fig.3 si evince come nell’evoluzione attuale il blocco scandinavo consenta l’arrivo degli impulsi atlantici ma chiuda la porta al freddo dal bassopiano russo, ad eccezione di continui spifferi nelle regioni settentrionali (fig.4).
fig.4
Sarà questo molto probabilmente il leit motiv dri prossimi giorni. Ovvero, spifferi freddi a nord, appendice del grande gelo presente nel settore russo-siberiano pronti a interagire con aria più calda, sciroccale, in arrivo richiamata da depressioni atlantiche nel Mediterraneo, con possibili brevi nevicate anche in pianura.
Pochi cambiamenti nel futuro, sebbene restino immutate tutte le premesse delineate nei precedenti editoriali, ovvero la possibilità dell genesi di una dinamica per split nel Vortice Polare stratosferico, che fornirebbe un ulteriore spinta, in caso di propagazione ai piani inferiori, alla destrutturazione del VPT, ancora non ben inquadrata dai modelli ma alquanto probabile a questo punto.
fig.5
Aggiorneremo in merito, qualcosa è già visibile in troposfera comunque.
fig.6
Ciao ciao