14-05-2015 - Salve a tutti; peggioramento in atto nelle regioni settentrionali. La depressione generata dal distacco della goccia fredda in Atlantico si avvicina velocemente dalla Francia diretta verso il Mediterraneo, con il suo carico di instabilità, in forte accentuazione a seguito dell’ingresso, in nottata, dell’aria fredda nei nostri mari occidentali (fig.1)
fig.1
Come si vede dalla fig.1, l’arrivo della depressione Atlantica, ormai completamente distaccata dal flusso perturbato principale, sta spingendo l’aria calda africana verso sudest, schiacciando il promontorio africano, disteso ora dalla Spagna meridionale, dove si sono superati i 40° C, verso i Balcani, passando per l’Italia. Eccole le temperature odierne in Europa; i venti sudoccidentali di caduta, incentivati dalla discesa della depressione, hanno fatto balzare i valori fino ai 42° C della costa orientale iberica, nell’area di Valencia e Alicante (fig.2).
fig.2
Ma è proprio nelle nostre regioni settentrionali che i contrasti termici in atto nell’Europa occidentale sortiranno i massimi effetti; domani mattina infatti, il nucleo freddo in quota sarà collocato a ovest delle Alpi, mentre un minimo al suolo si sarà formato nel golfo ligure (fig.3).
fig,3
I primi rovesci interesseranno i settori alpini già stasera, ma è domani, venerdì, che i fenomeni assumeranno particolare violenza nella Pianura Padana e su tutti i settori prealpini, quando il minimo in quota starà per raggiungere quello al suolo e si formerà il vortice ciclonico (fig.4).
fig.4
I contrasti termici attivati, come accennato, saranno brutali, ecco i valori termici presenti a 850 hPa in queste ore, acme dell’onda calda in atto (fig.5).
fig.5
Ed ecco quelli previsti per le ore centrali di domani, aria fredda in piena entrata dal golfo del Leone, fronte freddo che avanza da ovest lungo la penisola (fig.6).
fig.6
Come spesso accade nella tarda primavera, sono le aree continentali quelle interessate dai fenomeni più intensi, a causa del forte riscaldamento generato dalla intensa radiazione solare incidente; ecco quindi, che i settori della pianura Padana più vicini al minimo e soggette a correnti meridionali a tutte le quote, con accentuato wind shear verticale, saranno quelle soggette ai fenomeni di maggior intensità. Le previsioni dei modelli di dettaglio evidenziano quantitativi >150 mm/24 h in alcuni casi, con innesco di temporali di forte intensità in particolare tra Lombardia, pianura emiliana e Veneto occidentale. Ecco la previsione LAMMA (fig.7)
fig.7
Ed ecco quella YOUMETEO (fig,8)
fig.8
Come si vede, è presente una leggera discrepanza tra la localizzazione dei settori maggiormente colpiti, ma in ogni caso quasi tutto l’arco prealpino e parte della pianure, segnatamente quelle centrali, dovrebbero essere interessati dai fenomeni più violenti. I temporali saranno accompagnati da grandinate, localmente di grossa taglia, da violenti downburst (raffiche d’entrata) e in alcuni casi da fenomeni vorticosi nei settori centrali della pianura. In effetti, le condizioni per la creazione di strutture particolarmente intense, forse di tipo supercellulare, ci sarebbero tutte; ovvero, ad esempio, accentuata variazione delle correnti con la quota (sudovest nella media troposfera, est-sudest al suolo) e brusca irruzione fredda su preesistente base caldo-umida nei bassi strati. La carta ESTOFEX è abbastanza eloquente a riguardo, rischio forti temporali esteso a tutto il nord (fig,9)
fig.9
Riassumendo, un vortice depressionario in arrivo dalla Francia raggiungerà la massima potenza nelle ore centrali della giornata di domani, venerdì. I fenomeni più violenti, complice il riscaldamento del suolo diurno, si svilupperanno nella Pianura Padana centrale per poi estendersi e allargarsi verso i settori alpini. Proprio a causa della peculiare collocaizone del catino padano, sottovento alla catena appenninica e sopravvento alla barriera alpina, la base delle “incudini” più intense potrebbe essere collocata nel settore pianeggiante compreso tra Lombardia, piemonte orientale, Emilia e Veneto occidentale, dove potrebbero avvenire i fenomeni più violenti. Gli accumuli maggiori, con le piogge più continue, viceversa, dovrebbero interessare i rilievi immediatamente a nord dei settori menzionati, con accumuli anche >150 mm in alcuni casi. Ecco una rappresentazione molto schematica di quello che potrebbe succedere (fig.10)
fig.10
Per stasera ci fermiamo qui, domani affronteremo la tendenza dei giorni successivi, oltre ovviamente a un aggiornamento in tempo reale su quanto sta accadendo. Ecco l’ultima immagine dal satellite, vortice che si estesnde verso il nord, ormai interessato dia prii fenomeni, è iniziato il peggioramento.
Ciao ciao
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