18-03-2015 - Salve a tutti; tempo in miglioramento nelle regioni italiane, anche nelle estreme regioni meridionali, battute nel pomeriggio di ieri da violenti temporali anche grandinigeni. La pausa non sarà però troppo lunga, l’immagine dal satellite evidenzia infatti come la penisola italiana sia “spalleggiata” da due figure bariche simmetriche, due gocce fredde molto insidiose (fig.1).
fig.1
La goccia fredda sui Balcani possiede ormai poca influenza nelle vicende meteorologiche italiane, mentre molto più importante sarà il contributo fornito dalla seconda struttura depressionaria, ora sulla Spagna.
In effetti, l’evoluzione meteorologica del Mediterraneo occidentale, per almeno una settimana, sarà caratterizzata da una precisa sequenza di eventi, con caratteri di ciclicità, che può essere così riassunta:
1) isolamento di una struttura depressionaria a ovest dell’Italia (corrispondente nel complesso alla ben nota “falla iberico-marocchina“)
2) rottura del ponte anticiclonico a nord delle Alpi e discesa di un nuovo impulso perturbato Atlantico nel Mediterraneo, con nuova alimentazione della goccia fredda.
3) cut off della saccatura e formazione di una nuova goccia fredda a ovest dell’Italia
Nell’emissione odierna del modello europeo tale dinamica viene riproposta almeno tre volte, cerchiamo di ricostruire le fasi.
Primo affondo nel prossimo week-end, soprattutto nella giornata di domenica, ma inizio peggioramento nella giornata di sabato (fig.2).
fig.2
Nella fig.2 si distingue il momento in cui l’impulso perturbato Atlantico viene richiamato dalla depressione sulla Spagna e, nel contempo, l’anticiclone delle Azzorre può partire con lo slancio verso nordest a “tagliare” l’alimentazione fredda atlantica, con formazione di un nuovo cut off, ovvero del taglio della saccatura in sede iberica.
Sempre nella fig.2 è evidente l’influsso del Vortice Polare nella dinamica descritta che, con la sua struttura particolarmente compatta, favorisce la risalita del cuneo azzorriano verso il Regno Unito.
Una tale evoluzione, in presenza di una fase di AO++, può facilmente divenire ciclica, proprio in virtù del peculiare assetto del VPT, che non consente affondi duraturi dalle regioni artiche. Ecco quindi partire la nuova alimentazione, con nuova saccatura Atlantica (fig.3).
fig.3
Ed ecco, inevitabile, il nuovo taglio dell’alimentazione e la formazione della nuova goccia fredda (fig.4).
fig.4
L’evoluzione descritta presenta alcuni riflessi peculiari per le regioni italiani, con genesi di fasi di intenso maltempo che, con cadenza ritmica, possono colpire praticamente tutte le regioni italiane e, in particolare, facilmente colpiscono le regioni meridionali e isole maggiori, come è successo nella giornata di ieri su Calabria e Sicilia (fig.5).
fig.5
Tale dinamica è favorita dal persistente slancio dell’anticiclone delle Azzorre a nord delle Alpi, che protegge parzialmente le regioni settentrionali dall’influenza delle gocce fredde, mentre lascia aperta una “lacuna barica” più a sud, che può essere facilmente occupata dagli impulsi perturbati provenienti dalla Spagna.
Secondo gli aggiornamenti odierni dei modelli, questa evoluzione potrebbe restare bloccata per molti giorni, con ripetute fasi di maltempo in Italia. I dettagli andranno necessariamente stabiliti nei prossimi giorni, caso per caso, ma le linee generali sembrano già inquadrate nella loro struttura.
Ciao ciao