24-03-2020 - Salve a tutti, nuovo editoriale mattutino alla luce della peculiare dinamica meteorologica in atto nelle nostre regioni; un nucleo gelido di origine artica si è ormai infatti attestato, mentre si scrive, in Adriatico centrale, con centro motore davanti le coste del Montenegro e da lì invierà, nelle prossime 24 h, corpi nuvolosi che andranno a impattare sui rilievi di tutta la dorsale appenninica, generando nevicate anche a quote prossime al livello del mare, alcune già in atto in queste ore.
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Il dettaglio dell’animazione per l’area italiana evidenzia come la nuvolosità in Adriatico ruoti attorno a un vortice collocato, come accennato tra Abruzzo e Montenegro
fig.2
Temperature scese notevolmente in tutta l’Europa centro orientale e nelle regioni italiane, con sensazione di freddo (wind chill), notevolmente acuita dal forte vento di Grecale.
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Cosa accadrà nelle prossime ore??
Tutta la struttura descritta tenderà ad assumere un moto retrogrado (rispetto al flusso dominante occidentale) verso ovest, con il minimo in quota del nucleo gelido che si andrà a collocare, in serata, nelle regioni centrali italiane, davanti le coste marchigiane, con tendenza a un’ulteriore traslazione verso ovest nella giornata di mercoledì, favorendo così il coinvolgimento di molte regioni italiane nei fenomeni precipitativi e, in particolare, nelle nevicate a quote pianeggianti.
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Ecco quindi, che la previsione per gli amanti del freddo e della neve (sperando che non ci sia alcun tipo di disagio per la popolazione chiusa in casa) è assolutamente improntata al nowcasting nevoso, nel senso che, già dalle prossime ore, continueranno le nevicate in Adriatico, con tendenza a una risalita delle fenomenologie verso il settore marchigiano e romagnolo e al mantenimento delle stesse tra Abruzzo, Molise, Puglia settentrionale, Basilicata e Campania interna.
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Ma non sarà finita qui!! A partire da stanotte infatti, dalle coste tunisine, un’intensa depressione mediterranea andrà gradualmente a interagire con il nucleo artico presente più a nord, intensificando notevolmente le precipitazioni nell’estremo sud, in particolare nel settore ionico. In tale contesto, laddove l’aria fredda preesistente di matrice artico contientnale andrà a interagire con quella caldo umida subtropicale, potranno generarsi nevicate a quote molto basse anche in regioni inizialmente non colpite dalle precipitazioni, come Lazio, Toscana, Umbria e tutti i settori interni del centro Italia in precedenza non interessati da nevicate.
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In questa fase, tra la mattinata di mercoledì e quella di giovedì, sorprese nevose saranno possibili nelle aree interne pianeggianti del centro e anche più a nord, fino alla dorsale tosco emiliana, con sconfinamenti nella pianura Padana Emiliana.
Quest’ultimo aspetto sarà ancora più evidente con il passare delle ore nella giornata di giovedì, quando il maltempo risalirà tutto il settore adriatico, con piogge e temporali anche di forte intensità, ma con aumento della quota neve nelle regioni centrali, con rischio idrogeologico per alcuni settori adriatici (approfondiremo). Al contempo, nell’Appennino settentrionale e nelle Alpi marittime, la vicinanza con quanto resta del vortice freddo artico favorirà la genesi di nevicate a quote molto basse tra Piemonte, meridionale, Liguria ed Emilia, per un gran finale nevoso anche per parte del nord.
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Insomma, la primavera ci regala una settimana di neve e maltempo, speriamo senza disagi, dopo un inverno praticamente assente in quasi tutte le regioni italiane.