09-12-2021 - Salve a tutti, editoriale quasi obbligatorio vista la mole di notizie e di previsioni da discutere nei modelli. Peggioramenti che si susseguono in serie nel Mediterraneo, anche con violenza. Stanno facendo il giro del web lw foto della maestosa tromba marina davanti le coste di Fiumicino, visibile anche da Roma.
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Nevicate a quote collinari stanno nuovamente interessando l’Appennino centrale, esattamente come previsto e un’altra forte perturbazione sta giungendo dalla Francia. L’animazione satellitare è molto indicativa in tal senso e lascia intendere quanto sia breve la pausa interciclonica tra le due perturbazioni.
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La nuova perturbazione in arrivo di preannuncia intensa e anch’essa nevosa, con precipitazioni che inizialmente interesseranno l’area compresa tra Liguria centro orientale e quella tra Toscana ed Emilia Romagna, con nevicate a quote intorno 200-300 m s.l.m. anche più in basso.
A seguire un nucleo gelido in quota al seguito della perturbazione si dirigerà verso le regioni centrali venerdì notte, apportando nuovamente nevicate a quote basse (400-400 m s.l.m.) anche al centro.
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Il vortice sarà intenso e profondo, ecco perchè i fenomeni potrebbero spingersi a quote basse anche al centro.
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Il passaggio perturbato descritto avrà poi una cosa al meridione nel week-end con altre nevicate e concluderà un lungo periodo instabile nelle nostre regioni.
Durante la prima parte della prossima settimana ci sarà quindi una pausa più mite e soleggiata, ma già nel prossimo week-end una prima irruzione fredda continentale, questa volta, farà sentire il primo alito gelido dai Balcani.
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Ma la novità del giorno è che proprio per il periodo natalizio i modelli iniziano a inquadrare movimenti a più ampia scala, con l’arrivo di massicce saccature dalle regioni artiche a contributo continentale.
Già stasera il modello europeo chiude con un accenno di colata artica.
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A seguire quello americano inizia a inquadrare movimenti in cui c’è la partenza o meglio l’intrusione delle onde emisferiche verso l’Artico, a iniziare dalla cosiddetta wave mother, quella aleutinica, scarsamente attiva gli scorsi anni o meglio non collocata con quella direzione, convergente con le altre.
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Fantastico l’assetto del modello americano, che vede poi proseguire una maestosa colata si un lobo gelido dall’artico
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Che finirebbe addirittura con la neve in pianura al centro a Natale, proprio a Natale.
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Sarebbe fantastico ma per ora è solo un sogno. Ci sono però alcuni parametri che depongono a favore per sviluppi simili, come l’assetto delle SSTA, la distribuzione delle anomalie di temperatura dell’acqua nel Pacifico.
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Ma anche la MJO, l’indice di convezione equatoriale che punta alle fasi 6 e 7, favorevole alla formazione di blocchi in Atlantico.
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Insomma tutto punta alla formazione di assetti come quelli illustrati nelle ultime carte mostrate del modello americano.
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