15-09-2017 – Salve a tutti; evoluzione meteorologica sempre più emozionante in questo Settembre giunto alla prima metà del mese e la cui prosecuzione si annuncia in linea con quanto finora osservato.
A conferma di quanto affermato, un’ampia saccatura artica sta interessando il continente europeo ed è ormai entrata pienamente, con la sua appendice più avanzata, nel Mediterraneo occidentale
fig.1
Davvero imponente l’entità della massa d’aria fredda mobilizzata per questo evento, come si evince anche dall’animazione satellitare, con una perturbazione ormai pienamente formata a ovest dell’Italia (fig.2)
fig.2
Quale sarà l’evoluzione successiva della saccatura??
Ebbene, il nucleo artico continuerà a spingersi verso sud, riuscendo a far giungere l’aria fredda in pieno Mediterraneo, sebbene la parte più consistente resterà sulla Francia (fig.3)
fig.3
In tale contesto, le regioni del centronord, in particolare le tirreniche e il nordest, risulteranno sopravvento a intense correnti sudoccidentali, con relativo innesco di fenomeni temporaleschi in corrispondenza della confluenza tra l’aria fredda in arrivo dalla Francia e le correnti caldo umide che precedono il fronte perturbato.
Quali saranno le regioni maggiormente colpite dal maltempo e con quali fenomenologie??
Ebbene, a tal proposito, risulta utile analizzare quanto previsto dal modello Moloch del CNR, che nell’ultimo week-end ha previsto abbastanza bene l’innesco dei temporali più forti tra cui quello purtroppo luttuoso del livornese (fig.4).
fig.4
Dalla fig.4 si evince come, nella mattinata di Sabato, ancora una volta la Toscana centrale potrebbe essere interessata da temporali di forte intensità, localmente a carattere rigenerante marittimo, come quelli già sperimentati nella notte di Sabato scorso (NON necessariamente nelle stesse aree ovviamente).
Si tratta solo di un’ipotesi che andrà verificata in seguito.
A seguire, nel pomeriggio, l’area di confluenza e di sviluppo delle linee temporalesche (squall line) potrebbe spostarsi più a sud, tra Lazio, Umbria e Abruzzo, con genesi di temporali anche forti, ma anche qui si tratta solo di ipotesi, in quanto simili fenomenologie sono molto difficili da prevedere nel dettaglio (fig.5).
fig.5
Insomma, altro maltempo potrebbe colpire le regioni centrali nella giornata di Sabato, supportato dalla presenza del ramo ascendente del getto polare, in presenza nelle regioni menzionate di un settore di “divergenza in quota” che potrebbe appunto favorire la formazione di fenomenologie di forte intensità.
fig.6
Va precisato che le previsioni questa volta non sono pessime come lo scorso week-end, i quantitativi di pioggia cumulati risultano molto inferiori; tuttavia, occorre prestare attenzione all’insorgenza di episodi di forte intensità, sempre possibili.
Come accennato nei precedenti editoriali, a seguire Settembre sembra voglia restare instabile e fresco; ecco infatti una previsione per inizio prossima settimana, che vede la saccatura pienamente centrata sull’Italia, con latri temporali che questa volta si spingono anche più a sud (fig.7).
fig.7
Dalla fig.7 si evince inoltre, come l’Artico, in particolare il settore europeo, sia facilmente penetrabile dalle puntate altopressorie. Tale tendenza viene confermata anche nel lungo termine, con una robusta alta pressione nel nord della Scandinavia e una nuova goccia fredda (basa pressione) che si adagia sull’Italia rpoveninente dal bassopiano russo fig.8).
fig.8
Nel complesso, quindi, vengono confermate le analisi condotte finora; ovvero, maltempo in arrivo nel week-end al centronord e a seguire, fenomeni che raggiungono il sud con un mese di Settembre che si annucia ancora instabile e fresco come raramente osservato negli ultimi anni.
fig.9
Ciao ciao