10-03-2015 - Salve a tutti; evoluzione meteorologica sostanzialmente bloccata sull’Italia. Il sud e il medio Adriatico continuano ad essere influenzati dall’afflusso instabile e freddo in seno alla goccia fredda presente e est dell’Italia, sui Balcani meridionali. Il nord e le centrali tirreniche, in tal senso, godono di splendide giornate, leggermente ventilate ma molto assolate (fig.1).
fig.1
L’evoluzione descritta non tenderà a esaurirsi nemmeno nei prossimi giorni, ma subirà, viceversa, un’enfatizzazione, a causa del nuovo apporto freddo e instabile proveniente dal nord Europa, grazie a una breve apertura concessa dal possente blocco anticiclonico in affermazione nel sud della Scandinavia (fig.2).
fig.2
Come ben evidenziato nella fig.2, la goccia fredda nelle prossime 48 h si amplierà di dimensioni, approfondendosi e influenzando nuovamente buona parte del versante adriatico e del centrosud ni genere, con piogge, rovesci e nevicate a quote collinari su tutto il medio adriatico, dalle Marche al Molise e, forse, con coinvolgimento della Romagna nelle precipitazioni (fig.3).
fig.3
Ecco quindi che per le regioni adriatiche il finale di questa stagione invernale si sta dimostrando davvero notevole, se non proprio da record, come sottolineato in altri contesti.
Ma proprio dopo aver generato nuove nevicate su tutto l’Appennino centro meridionale, la goccia fredda inizierà a spostarsi verso ovest, con moto retrogrado antizonale, grazie alla possente spinta fornita dall’anticiclone di blocco (1055 hPa previsti in Scandinavia), giungendo a interessare anche le regioni settentrionali e il medio Tirreno (fig.4).
fig.4
Sebbene scarsamente alimentata da aria fredda continentale, la goccia fredda riuscirà ugualmente a generare altre nevicate anche nelle regioni del nordovest, complice la presenza di aria fredda al suolo nelle ore notturne nel catino padano e, nel week-end. non sono escluse nevicate a quote basse nel Piemonte, Val D’Aosta e prealpi lombarde giornata di domenica (fig.5).
fig.5
Stagione che si anima quindi anche al nord, grazie all’attività piuttosto possente dell’anticiclone delle Azzorre, la cui azione nel lungo termine potrebbe essere supportata anche dalla spinta aleutinica, con il ritorno in Italia di piogge diffuse e instabilità tipicamente primaverili (fig.6).
fig.6
Ciao ciao