16-01-2016 - Salve a tutti; evoluzione meteorologica sempre più avvincente ne territorio italiano. Sarà notte di tormenta in Appennino e, probabilmente, anche alcune aree costiere dell’Adriatico. Il vortice in azione tra Adriatico e i vicini Balcani ha raggiunto la massima potenza. Le correnti stanno virando in senso antiorario, eposnendo l’Adriatico a una ventilazione sostenuta più meridiana, a tratti anche da NW, e nuovi nuclei precipitativi si stanno formando anche più a nord, nelle Marche settentrionali, c0me mostrato dall’animazione satellitare (fig.1).
fig.1
Precipitazioni sono quindi in atto, anche sfondo temporalesco (fig,2,3), a partire dall’anconetano, scendendo giù fino alla Puglia e nelle aree interne appenniniche (in alcune zone del beneventano siamo arrivati a mezzo metro di accumulo). Altri settori particolarmente bersagliati dal maltempo sono rappresentati dalle coste siciliane e calabresi tirreniche (anche area dello stretto)
Per chi nutrisse ancora dubbi sulla intensità dell’attuale avvezione fredda ecco il quadro termico attuale in Italia. Nelle coste Adriatiche sono ormai numerose le località vicine agli 0° C (1° C a Pescara, possibilità di nevicate in nottata. Vicina allo 0 anche l’area romana, mentre i settori interni sono tutti al di sotto di tale soglia (fig.4).
fg.4
Altre nevicate anche intense attendono quindi le località del versante Adriatico e del sud Italia, possibili sorprese nevose anche nelle coste pugliesi domani mattina, all’apice del freddo, e a bassissima quota, forse sul mare, nell’area dello stretto e nelle coste siciliane tirreniche.
Ma il meglio ( per alcuni) potrebbe arrivare dopo. Molto interessante l’emissione serale del modello europeo: profondo minimo depressionario nel Tirreno meridionale per Martedì, ben agganciato con una saccatura in quota (fig.5).
fig.5
A questo punto, a sole 48 h di distanza, sognare è lecito, qualche sorpresa potrebbe arrivare nel’area romana e nelle pianure campane (settori lontano dal mare (fig.6).
fig.6
Si tratta di una previsione molto volubile, è bene ribadirlo, nonostante la vicinanza previsionale ancora non si è stabilito con esattezza cosa potrebbe accadere.
Proseguendo nella previsione, graduale virata dei modelli verso posizioni più fredde nel lungo termine, sebbene molte emissioni vedano ancora la rimonta anticiclonica; ma una nuova avvezione fredda si fa più probabile nella terza decade, il modello canadese come a solito esagera (fig.7).
fig.7
Inoltre, qualcosa si muove lassù però, potremmo dire; per la prima volta oggi il modello americano vede una serie di warming in partenza di grande rilievo nella media stratosfera, capaci di destrutturare seriamente il VPS (fig.8).
fig.8
Da quel punto i poi, Febbraio ci potrebbe raccontare tutta un’altra storia.
Ciao ciao