22-01-2019 – Salve a tutti, immancabile, anche a ora molto tarda, un nuovo editoriale, con gli aggiornamenti che, sebbene molti appassionati siano impazienti, inquadrano un periodo perturbato e freddo di grande rilievo, che ha già iniziato a generare nevicate in giornata nelle regioni centrali a quote basse e, più a nord, fino alla costa romagnola, con il riminese imbiancato fino alle spiagge.
Davvero affascinante l’ultima immagine del satellite, che evidenzia l’intenso sistema perturbato in azione sull’Italia, in fase di allontanamento, seguito a ruota da un’altra perturbazione, ancora più intensa a articolata, figlia ,del distacco di una costola del lobo canadese del VP.
fig.1
La “tracimazione” della saccatura artico-marittima nel Mediterraneo è davvero imponente e le conseguenze non saranno indolori; nelle prossime 48 , un intenso vortice ciclonico, con valori al centro di 980 hPa circa, si formerà nel Tirreno meridionale, come annunciato da giorni. Prima però, nella giornata di domani, il maltempo si farà sentire al centronord, stante la formazione di un minimo tra golfo ligure e Corsica, fase iniziale del distacco del vortice.
fig.2
Sarà proprio nella giornata di mercoledì che le nevicate potranno raggiungere la pianura tra Liguria, Toscana settentrionale, Emilia e parte della Romagna, mentre rovesci diffusi, anche forti, nevosi a quote basse interesseranno tutte le regioni tirreniche.
fig.3
In fig.3 è stata rappresentata una quota indicativa delle nevicate, ma a causa della forte instabilità convettiva e della presenza di aria molto fredda in quota, fiocchi potranno raggiungere molte aree pianeggianti del centro, anche se solo per poco tempo.
Il peggioramento descritto sarà però solo il primo di una lunga serie che i modelli gradualmente vanno a inquadrare. Proprio stasera, il modello europeo ne inquadra un altro alle 144 h ancora più centrato sull’Italia e nel Mediterraneo.
fig.4
Una nuova massiccia saccatura artica potrebbe quindi arrivare a inizio della prossima settimana, con altre nevicate a quote molto basse.
fig.5
Per avere un’idea delle potenzialità di questo periodo perturbato, ecco la previsione del modello europeo con la neve al suolo tra 10 giorni; previste nevicate quindi su larghe porzioni del nord anche in pianura e su tutta la dorsale appenninica anche a quote molto basse.
fig.6
A chiusura della odierna chiacchierata, ecco il lungo termine del modello americano, che inquadra la crisi del VP nella sua pienezza, con un canale altopressorio che si fa strada in Artico e un nucleo gelido che scende nel Mediterraneo.
fig.7
Insomma, un periodo emozionante è alle porte, chi pensa che le aspettative derivanti dallo stratwarming siano state disattese sbaglia di grosso.
Ciao ciao