06-02-2016 - Salve a tutti, aggiornamento del week-end (ne seguiranno altri), ricco di spunti di discussione che, per il momento, saranno concentrati nell’attuale editoriale, ma passibili di ulteriori approfondimenti.
Il tempo sta peggiorando nelle regioni italiane a iniziare da ovest, a causa della prima perturbazione Atlantica al termine dell’ennesimo lungo periodo anticiclonico (fig.1).
fig.1
Come accennnato nei giorni scorsi (ved. editoriale) la perturbazione in arrivo potrebbe essere la prima di una lunga teoria perturbata a matrice atlantica, responsabile di una fase di tempo molto instabile sul suolo italiano. Intanto, il peggioramento in arrivo nelle prossime 24 h appare come un’appendice del corpo principale del VP, lasciata libera di irrompere nel Mediterraneo (fig.2).
fig.2
Proprio per la natura del peggioramento, in un primo tempo ancora fortemente connesso al nucleo del VP, con uno sbarramento anticiclonico a est di blocco, le precipitazioni indugeranno maggiormente nelle regioni settentrionali, apportando piogge diffuse e nevicate anche abbondanti praticamente su quasi tutta la catena alpina (fig.3).
fig.3
I modelli sono abbastanza concordi nel definire l’arrivo di precipitazioni piuttosto insistenti ed estese nella giornata di domani sui rilievi liguri e dell’alta Toscana, ma soprattutto su tutte le Alpi centro orientali, a partire dall’ossolano fino alle Alpi carniche in sequenza, passando per Lombardia, Veneto e Trentino Alto Adige. In alcuni casi, gli accumuli nevosi potranno raggiungere il metro al di sopra dei 1200-1300 m, soprattutto nelle prealpi Orobie, nei rilievi del Bergamasco e del Bresciano (fig.4).
fig.4
In merito alla quota neve, il connubio tra precipitazioni piuttosto intense e persistenti e e temperature a 850 hPa (1400 m) intorno lo zero leggermente al di sotto), consentirà di avere nevicate diffuse intorno 500-600 m (700 m nel triveneto) ma con quota neve in notevole abbassamento nelle vallate interne alpine, con raggiungimento del fondovalle (300-400 m) nell’ossolano, Canton Ticino, nella Valtellina e nell’alta Val D’Adige. Insomma, nel complesso, città come Domodossola, Lugano, Sondrio e forse Bolzano, collocate e quote intorno 200-300 m, potrebbero ugualmente vedere la loro nevicata nella mattinata domani, Domenica.
A seguire, trovano conferma le tendenze palesate nell’editoriale di ieri, in merito a un maggior sbilanciamento del VP in troposfera intorno la metà del mese, con ritrovata dinamicità dellawave 2 Atlantica. Nell’ultima emissione del modello americano, appena “sfornata”, compare addirittura una massiccia colata artica nelle nostre regioni, con autentico split di un nucleo gelido del VPT diretto verso il Mediterraneo (fig.4).
fig.4
In tale contesto, le nevicate a bassa quota raggiungerebbero anche le regioni centrali e, a seguire, quelle meridionali, con un VPT che sembra poter permanere in un assetto disturbato e foriero di nuove colate gelide verso le medie latitudini europee (fig.5).
fig.5
Da non perdere i successivi aggiornamenti; intanto, godiamoci la neve in arrivo al nord.
In arrivo sulle alpi