09-01-2021 - Salve a tutti, editoriale domenicale, al termine di una giornata campale in merito alle segnalazioni giunte in questa sede tramite i diversi canali d’informazione (principalmente pagina facebook e chat telegram).
Le cose sono andate sostanzialmente come previsto, ha nevicato fino alla costa in Romagna, da Bologna fino a Rimini e Riccione e ora sta nevicando nel pesarese fino a Senigallia.
Al centro ha nevicato a bassa quota in molte regioni, in città come Arezzo e Perugia, Rieti, Frosinone, in genere senza accumulo. Da poco le nevicate si stanno concentrando nel versante adriatico e lo faranno ancora di più in nottata.
Ecco l’immagine satellitare che evidenzia la rotazione della perturbazione giunta nel Mediterraneo stia ruotando in senso antiorario su un perno facente capo al minimo in discesa nelle regioni meridionali. Mentre si scrive il minimo è collocato, come evidenziato dall’animazione, lungo le coste campane del salernitano, in procinto di raggiungere Ionio nella mattinata di domani.
fig.1
Ecco la previsione formulata ieri in merito alla traslazione del minimo stesso (lettere in rosso), con le prime nevicate su Emilia Romagna e Toscana.
fig.3
Ed ecco la previsione per la nottata, sempre valida, che evidenzia come le precipitazioni andranno a concentrarsi in Adriatico e raggiungeranno il sud, con le neve che interesserà la Calabria e la Sicilia, ma a quote non inferiori a 700-800 m s.l.m.
fig.4
Ben diversa sarà l’evoluzione nelle regioni adriatiche, dove le precipitazioni insisteranno tutta la notte, scendendo gradualmente di latitudine e diventando anche piuttosto intense su Abruzzo e Molise, con quota neve attestata intorno i 200-400 m s.l.m. a seconda delle località.
Solo nel pomeriggio di Lunedì si assisterà a un franco miglioramento del tempo in queste regioni, con le precipitazioni che resteranno concentrate nell’estremo sud, nevose come accennato tra i 700 e i 1000 m a seconda delle località.
fig.5
Ci sarà un generale rinforzo dei venti in tutte le regioni adriatiche da grecale e tale situazione non cambierà molto fino a martedì.
Per il lungo termine ancora tutto da definire, modelli sempre molto ballerini; a titolo di esempio, ecco due aggiornamenti del modello americano nelle ensemble, il run 06 e 12, che evidenziano evoluzione opposte. Il primo con frequenti ondate di freddo sempre più intense fino alla terza decade, il secondo con medie più elevate e stabilità atmosferica nell’emissione ufficiale.
RUN 06
RUN 12
C’è il timore che la stratosfera possa condizionare le sorti della parte finale dell’inverno, ma per adesso le proiezioni in stratosfera non evidenziano tale aspetto, anche nel modello europeo.
Aspetteremo i prossimi giorni per aggiornare in tal senso, nel frattempo ci attendono ancora 24 h di freddo e nevicate.
Ciao ciao